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In occasione del “Giorno del ricordo” - che verrà celebrato domani, 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata - il Sindaco Alessandro Franchi ha scritto ed inviato alle scuole del territorio una lettera per sottolineare ancora una volta l’importanza del conservare e tramandare la memoria, invitando gli istituti scolastici a dedicare un momento di riflessione alle tragedie delle foibe.

 

“Con la legge n. 32 del 2004 la Repubblica Italiana ha riconosciuto il 10 febbraio “Giorno del Ricordo”, al fine di commemorare la tragedia delle Foibe e più in generale la tragedia del popolo istriano, costretto ad abbandonare la terra natia e sopportare condizioni di vita durissime.

Questo giorno è stato scelto in riferimento al “10 febbraio 1947” data nella quale è stato firmato il Trattato di Parigi. Una data triste per i nostri connazionali del confine orientale in quanto l’Italia fu costretta a cedere alla Jugoslavia parte del proprio territorio nazionale decretando così l’inizio dell’ultimo e definitivo esodo dall’Istria, dalla Dalmazia e Fiume. Un giorno simbolico quel “10 febbraio” che segnò per sempre nel dolore la vita di migliaia di italiani costretti ad abbandonare le terre in cui si trovavano le loro radici, i loro beni, i loro cari defunti.

Questi nostri connazionali furono travolti dall’esercito slavo comandato dal Maresciallo Tito già nel 1943 con una prima tremenda ondata di violenza, a cui seguirono dopo il 1945 innumerevoli e sistematici  infoibamenti e atti di sterminio, passati sotto silenzio in nome della “ragion di Stato” per oltre mezzo secolo.

La storia contemporanea è stata spesso offuscata dalle ideologie imperanti che hanno sottaciuto, se non cancellato, dalla memoria collettiva momenti drammatici della nostra storia. Pertanto il 10 febbraio è un giorno importante per ricordare, capire e condividere la memoria collettiva, per far conoscere -specialmente ai più giovani- ciò che è stato affinché non si ripeta mai più.

Per questo motivo mi unisco all’invito rivolto alle scuole dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, auspicando che gli istituti scolastici del nostro territorio approfittino di questa ricorrenza per attivare con i ragazzi momenti di riflessione capaci di analizzare criticamente ed attualizzare il passato.

Perché ricordare non significa solo tener a mente le vicende storiche con nomi e date, nemmeno semplicemente dispiacersi e inorridire per ciò che è accaduto. Ricordare significa guardarsi attorno ed attuare un confronto fra ciò che è accaduto e ciò che ci circonda attualmente. Il ricordo rende consapevoli delle proprie responsabilità.

A scuola non si studia solo per sostenere verifiche e interrogazioni, si impara a coesistere. Non si insegna unicamente in vista dei futuri impieghi lavorativi di quelli che saranno i cittadini di domani, ma per formare persone responsabili e consapevoli della propria storia. L’istruzione è un antidoto contro l’odio razziale, contro la paura delle diversità e la mancanza di democrazia.

Certo che -come sempre- saprete accogliere l’invito all’approfondimento, Vi auguro buon lavoro!"

Data di revisione/modifica: 09-02-2015
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