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Oggi, mercoledì 10 dicembre, ricorre il sessantaseiesimo anniversario della “Dichiarazione universale dei diritti umani”. Il documento, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri, fu infatti firmato a Parigi il 10 dicembre 1948. Data l’importanza di questa ricorrenza proponiamo una riflessione sui diritti umani della Presidente del Consiglio Comunale Caterina Giovani.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza" (primo art.Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo)”.
Oggi 10 dicembre si celebra la Giornata internazionale dei diritti dell’uomo. Data scelta per ricordare un momento importante della nostra storia: l’adozione nel 1948, da parte dell'Assemblea delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo, documento fondamentale in cui si sanciva solennemente l’esistenza di diritti imprescindibili di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo, senza alcuna distinzione di razza, sesso, religione o classe sociale.
Purtroppo, dopo tanti anni, in molte parti del mondo questi diritti sono ancora sistematicamente violati e calpestati, e non solo nel cosiddetto terzo mondo: anche nel nostro evoluto occidente, infatti, in specie la crisi che così duramente ci colpisce sta minando alla base alcune acquisizioni che sembravano ormai consolidate.
La vittima ultima di questa progressiva erosione dei diritti è proprio la dignità dell’individuo, a cui si fa riferimento in quel fondamentale articolo citato all'inizio.
Vorrei dedicare questa giornata proprio a quanti ancora oggi nel mondo ed anche nel nostro paese,vedono negarsi il diritto ad una vita dignitosa per la mancanza di beni primari quali il cibo, il lavoro, la terra, la casa, la pace.