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BUONI I RISULTATI DEGLI SCAVI EFFETTUATI A SAN GAETANO DALL'UNIVERSITA' DI PISA. NEL FUTURO UNA VALORIZZAZIONE DI QUESTA IMPORTANTE AREA ARCHEOLOGICA
Si concluderà alla fine di questa settimana l'ormai tradizionale campagna di scavo presso l'area archeologica di San Gaetano a Vada, effettuata dall'Università di Pisa in regime di concessione da parte della competente Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e con il supporto tecnico del Museo Archeologico del Comune di Rosignano Marittimo e della Società Ineos, proprietaria dell’area. E' proseguito lo scavo del nuovo edificio emerso all'esterno del recinto, all'interno del quale sono state rinvenute anche due tombe dentro ad anfore e due tombe scavate nel periodo paleocristiano.
In occasione della vicina conclusione degli scavi questa mattina è stato effettuato un sopralluogo a San Gaetano a cui hanno preso parte l'Ispettore della Soprintendenza Lorella Alderighi, funzionario responsabile di zona, il Sindaco Alessandro Franchi, l'Assessore alla Cultura Valentina Domenici, Simonetta Menchelli dell'Università di Pisa, Paolo Sangriso, responsabile della gestione degli scavi, Edina Regoli, Direttrice del Museo archeologico di Rosignano e Mauro Bulli della società Ineos.
Dopo gli scavi della “Vada Volaterrana Summer School” nel mese di luglio, le ultime tre settimane sono servite per ampliare le ricerche sul nuovo edificio del quartiere portuale emerso al di fuori del recinto, ma sempre in un'area di proprietà Ineos. Si tratta di un vasto edificio a destinazione produttiva/artigianale, che fu in uso fino al VI sec.d.C./inizi VII sec. quando l’area venne occupata da sepolture. Nel perimetro della nuova struttura sono state rinvenute infatti delle tombe di diverse tipologie, due in anfora e due a terra, risalenti al periodo paleocristiano. Data la sua lunga vita, dal I al VII secolo d.C., l'edificio ebbe infatti diverse destinazioni d'uso. In futuro gli scavi proseguiranno per indagare tutto il piazzale esterno alle recinzione, dato che le ricerche con il georadar hanno già messo in evidenza delle strutture a ridosso della strada e anche della pineta.
“L'area di San Gaetano – ha sottolineato l'Ispettore Alderighi – è la più estesa lungo la costa da Populonia a Luni ed è anche l'unica visitabile. Come Soprintendenza siamo soddisfatti per il lavoro svolto in concessione dall'Università di Pisa: in breve tempo, grazie alle due campagne estive, lo scavo si è molto ampliato. Mi auguro che possa essere valorizzato non soltanto dal punto di vista scientifico ma anche della fruibilità per i non addetti ai lavori”. In effetti l'interesse è molto dato che alla sola visita guidata di ieri hanno partecipato circa 70 persone. Poiché le strutture devono essere consolidate, l'idea sarebbe quella di avviare a San Gaetano anche un sito di formazione per restauratori sotto l'occhio vigile dei restauratori della Soprintendenza. “Data la fragilità delle strutture e la presenza di un'area a rischio - ha detto il Sindaco Alessandro Franchi – un ulteriore investimento per la diffusione della conoscenza di questo vasto patrimonio archeologico potrebbe essere la creazione di una sorta di archeologia virtuale attraverso la creazione di apposite App”. Le indagini sul campo proseguiranno la prossima estate per portare in luce ulteriori elementi della storia di Vada Volaterrana e dei suoi abitanti.
Ricordiamo che giovedì 18 settembre dalle 16 alle 18 si terrà un'altra visita guidata a San Gaetano.