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Si è conclusa l’edizione 2014 della “Vada Volaterrana Summer School”, afferente al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Università di Pisa, Responsabile Prof. C. Letta, sotto la Direzione scientifica di Dr. S. Menchelli, alla quale hanno partecipato studenti statunitensi ed olandesi. Di notevole interesse sono i risultati emersi dalla attività svolte, la cui organizzazione, con la gestione dei lavori sul campo, è stata curata dalla Società Cooperativa ArcheoData (hanno partecipato Dr. S. Genovesi, Dr. P. Sangriso, Dr. S. Marini, R. Marcheschi, D. Belcari).
Gli scavi - hanno spiegato gli archeologi - stanno progressivamente ricomponendo la forma urbana dell’antica Vada Volaterrana, porto di Volterra, che risulta estendersi dalla località San Gaetano almeno sino al centro della moderna frazione, e questa campagna ha portato in luce un ulteriore edificio del quartiere portuale. Si tratta di un vasto edificio a destinazione produttiva/artigianale, con tutta probabilità costruito nel corso del II sec. d. C., caratterizzato da due ambienti principali a pianta quadrata (5,40x2,80 m). Esso fu in uso fino al VI sec.d.C./inizi VII sec. quando l’area venne occupata da sepolture; significativo il rinvenimento di una tomba con due individui: accanto al defunto disteso nella tomba è stato individuato l’accumulo di ossa pertinenti ad un altro scheletro”.
Le indagini archeologiche sono state integrate da applicazioni di tecniche diagnostiche non distruttive (prospezioni georadar) a cura del Dr. A. Ribolini del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, che su tale argomento ha svolto lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, nel corso delle quali sono state individuate strutture sepolte che saranno oggetto dei prossimi scavi.
Sono state inoltre effettuate ricognizioni archeologico-topografiche nel tratto di costa ubicato a Nord e Sud della foce del fiume Cecina che hanno arricchito le attuali conoscenze sul retroterra di Vada Volaterrana, ben noto per i suoi centri manifatturieri specializzati nella produzione di anfore vinarie e vasellame.
Gli scavi, che vengono effettuati in regime di concessione da parte della competente Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e con il supporto tecnico del Museo Archeologico del Comune di Rosignano Marittimo e della Società Ineos, proprietaria dell’area di scavo, riprenderanno dal 1 al 20 settembre 2014 per portare in luce ulteriori elementi della storia di Vada Volaterrana e dei suoi abitanti.