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Alla luce delle numerose richieste di chiarimenti da parte dei cittadini, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto opportuno tracciare alcune brevi considerazioni sugli eventi dell’ultima settimana riguardanti il Botro secco e una porzione del Lungomare Monte alla Rena, dove gli interventi da parte del Comune sono stati tempestivi e dove permane ad oggi il divieto di balneazione.

 

“Dopo l’evento meteorico accaduto tra lunedì 21 e martedì 22 luglio, evento di estrema violenza, la spiaggia adiacente al Lungomare e parte della passeggiata - ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Valentina Domenici - sono stati invasi da detriti di ogni genere. Il fosso ha portato oltre a questi materiali anche una quantità di materiale fluido scuro e maleodorante subito segnalato dai cittadini all’Amministrazione Comunale. Gli addetti dell’Ufficio Ambiente hanno immediatamente visionato la zona, contattato ASA e chiesto chiarimenti su eventuali malfunzionamenti durante la notte. ASA ha comunicato che il sistema di pompe di rialzo adiacenti al fosso hanno funzionato regolarmente, ma che la quantità di acqua meteorica caduta in un tempo molto ristretto ha provocato il cosiddetto fenomeno di “troppo pieno”. Questo è un sistema di emergenza che permette al sistema fognario di non andare in pressione (facendo saltare i tombini e le condutture, ad esempio), e di sversare le acque meteoriche e le acque bianche direttamente nel fosso”.

“In realtà - prosegue Domenici - nella notte tra lunedì e martedì, alcuni tombini della fogna nera sono saltati provocando evidenti disagi, ma ASA, sollecitata dal Comune, è intervenuta sistemandoli. L’Ufficio Ambiente del Comune, inoltre, si è immediatamente adoperato per la pulizia della spiaggia, insieme agli operatori REA, che si è conclusa il mattino successivo con un intervento di somma urgenza. E contestualmente, ARPAT ha proceduto con le analisi di un campione di acque di mare prelevate nella giornata di martedì”.

I risultati delle analisi sono giunti presso l’ufficio comunale preposto venerdì 25 luglio alle ore 13. “Presa visione dei dati – sottolinea l’Assessore e constatato che un solo valore, quello degli enterococchi intestinali, superava di poco il limite che definisce la qualità delle acque “eccellente”, è stata attivata la procedura che prevede il divieto cautelativo della balneazione nel solo tratto compreso tra il botro secco e il proseguo di via Mascagni verso il mare, ovvero una parte del mare di fronte alla spiaggetta libera. La scelta di limitare a questa porzione di mare il divieto di balneazione è dovuto al carattere non preoccupante delle analisi ARPAT e soprattutto è stata scelta un’area di mare centrata attorno al punto di campionamento delle acque effettuato da ARPAT (leggermente a nord del fosso)”.

“Purtroppo - prosegue Domenici - un successivo evento meteorico di sabato 26, ha nuovamente allarmato i cittadini. Tuttavia, in questa circostanza non si è verificato alcuno sversamento, come confermato da ASA. I motivi del cattivo odore dell’acqua in uscita dal fosso è quindi da ricercarsi altrove. Una ipotesi, avvalorata da precedenti controlli fatti sull’ultimo tratto del fosso, è che ci siano purtroppo molti scarichi abusivi e allacci non regolari tra fogne bianche e fogne nere”. Per questo motivo, è intenzione dell’Amministrazione Comunale, congiuntamente ad ASA, avviare una serie di controlli sistematici ed un intervento in tal senso è già stato programmato a partire da settembre, come confermato da un breve colloquio intercorso tra il presidente ASA Fabio Del Nista e l’Assessore all’Ambiente Valentina Domenici.

“Dal punto di vista - ha tenuto a precisare l’Assessore - dell’Amministrazione Comunale, e in particolare dell’Ufficio Ambiente, a precisare che gli interventi sono stati veramente tempestivi e completi, e che da parte dell’Amministrazione c’è grande attenzione a questo problema. Oltre ad interventi di emergenza, è intenzione dell’Amministrazione, operare a livello preventivo, sia risolvendo tutte le problematiche legate agli abusi di scarichi e di allacci illeciti, sia sollecitando ASA a potenziare le pompe di sollevamento poste nella vicinanza del botro secco. In conclusione, in vista anche degli eventi meteorici dei prossimi giorni, si ritiene di mantenere per via cautelativa il divieto di balneazione della zona suddetta e si raccomanda la massima collaborazione da parte dei cittadini a segnalare irregolarità e problematiche connesse agli scarichi”.

Data di revisione/modifica: 28-07-2014
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