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Si è conclusa positivamente con il passaggio in commissione consiliare la fase di discussione della bozza di Regolamento per la gestione ambientale delle iniziative di somministrazione temporanea e delle sagre, che ha coinvolto anche le categorie economiche e, in misura maggiore, i soggetti impegnati nella loro realizzazione o nella gestione delle aree feste.

 

Il Regolamento era stato presentato pubblicamente lunedì 3 marzo dall’assessore al Turismo Luca Agostini e dalla responsabile del Servizio Commercio, Roberta Lorenzi.

 

L’Amministrazione comunale ha elaborato una serie di norme per rispondere alle due esigenze che contribuiranno a un maggiore risalto delle esperienze locali di sagre e manifestazioni nelle quali si effettui la somministrazione temporanea di alimenti e bevande, ossia una migliore gestione ambientale e una più completa attenzione per le tipicità.

 

«L’obiettivo, – ha spiegato l’assessore Agostini, – è favorire la valorizzazione delle esperienze locali, garantendo tramite il rispetto dell’ambiente e la qualità dei prodotti offerti la particolarità delle nostre sagre, affinché esse abbiano una caratterizzazione chiara all’interno della tradizione toscana e italiana».

 

Le misure centrali previste dal Comune di Rosignano Marittimo dispongono una serie di regole che, come definite dalla bozza di regolamento, mirano da un lato a «raggiungere una gestione delle manifestazioni ispirata a criteri di eco-compatibilità e ai principi dello sviluppo sostenibile», dall’altro a «favorire la conoscenza delle produzioni locali, promuovere l’incontro tra il mondo della produzione e il mondo del consumo, contribuire allo sviluppo della filiera corta del prodotto agro-alimentare del territorio e creare opportunità per i piccoli produttori, le piccole produzioni e i pescatori professionisti del territorio».

 

Le sagre e le iniziative di somministrazione temporanea, infatti, dovranno adottare accorgimenti per la raccolta differenziata e l’impiego di vuoto a rendere, acqua della rete idrica, stoviglie riutilizzabili o biodegradabili, nonché per l’eliminazione dei prodotti monodose, seguendo le indicazioni del Regolamento con azioni specifiche e comunicazione mirata.

 

Come ha dichiarato l’assessore Agostini, si tratta di «un’impostazione complessiva per favorire l’educazione all’abitudine di ridurre la produzione di rifiuti e facilitare pratiche eco-sostenibili, analogamente ai programmi già condotti dall’Amministrazione nelle scuole e con i commercianti».

 

Per quanto riguarda la valorizzazione del territorio, il Regolamento prevede che, tra le iniziative di somministrazione temporanea, possano definirsi “sagre” – ottenendo quindi la particolare denominazione – solo le iniziative che offrano prodotti riconducibili a determinate caratteristiche gastronomiche, con l’uso prevalente di un determinato alimento (c.d. sagre tipiche), oppure con l’impiego nel menu di almeno il 50% di prodotti biologici o provenienti da imprenditori agricoli della Bassa Val di Cecina (c.d. sagra di prodotti locali).

 

Sulla base degli articoli, quindi, «le sagre tipiche propongono un menu dal quale emerga l’utilizzo prevalente, in tutte le portate principali, del particolare prodotto o alimento valorizzato o promosso dalla sagra», mentre «le sagre di prodotti locali propongono un menu dal quale emerga l’utilizzo di almeno il 50% di prodotto biologici o agro-alimentari provenienti da aziende della Bassa Val di Cecina».

 

«Per l’Amministrazione, – ha detto Luca Agostini, – è fondamentale sostenere sia le eccellenze del territorio, sia le iniziative che promuovano l’offerta agro-alimentare del nostro Comune. Per questo intendiamo favorire le sagre legate alle nostre tipicità, nell’ottica di riscoprire le tradizioni e donare prestigio al lavoro di qualità dei nostri produttori».

 

I soggetti organizzatori di sagre e altre iniziative di somministrazione temporanea che attuino le prescrizioni di gestione ambientale previste dal Regolamento e si impegnino a osservare i criteri di eco-compatibilità ulteriori o più stringenti indicati nella bozza otterranno specifiche agevolazioni che prevedono sia una riduzione dell’importo dovuto per la COSAP e la TARI, sia l’attribuzione della denominazione “ECO” (ed “ECO-SAGRA”), con il relativo logo e la pubblicizzazione dell’evento da parte del Comune di Rosignano Marittimo.

 

Allo stesso modo, per l’osservanza delle prescrizioni per le sagre tipiche o di prodotti locali è prevista una riduzione sull’importo COSAP e TARI fino al 75%.

 

«Il progetto, – ha spiegato la responsabile del Servizio Commercio Roberta Lorenzi, – è realizzare un’operazione dalla valenza culturale, promuovendo, tramite obblighi, linee guide e incentivi per gli organizzatori, una maggiore consapevolezza del rispetto dell’ambiente e della tutela delle tipicità».

 

«Come nel caso dell’attribuzione dei caratteri di storicità e tipicità per alcune manifestazioni delle nostre frazioni, – ha concluso l’assessore Agostini, – l’obiettivo è valorizzare tradizioni e prodotti del territorio. Il lavoro dei volontari che organizzano e realizzano sagre e feste è un valore aggiunto per tutta la comunità: per questo l’Amministrazione vuole tutelare con decisione la caratterizzazione tipica di questi eventi, unendo la promozione del territorio, tramite le eccellenze gastronomiche, al rispetto per l’ambiente. Dobbiamo valorizzare le nostre tipicità riportando le sagre alla loro origine, ossia al legame con il territorio e i suoi prodotti, garantendone la qualità e la specificità. Con questo regolamento, riguardo al quale i soggetti e le associazioni coinvolte indicheranno le proprie osservazioni, procediamo proprio in questa direzione».

Data di revisione/modifica: 06-03-2014
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