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Nella serata di sabato 30 novembre, in occasione della Festa della Toscana, si è tenuta presso l’edificio della succursale ex “D. Alighieri, “Pensando ai diritti…”, l’iniziativa promossa dalla Presidente del Consiglio comunale, insieme al Sindaco e alla Scuola secondaria di I grado “G. Fattori”, con la collaborazione della Commissione Pari Opportunità, per discutere sul significato e il valore dei diritti oggi. L’evento ha conseguito un eccellente successo quanto a presenze e coinvolgimento della cittadinanza, soprattutto grazie all’ottimo lavoro delle ragazze e dei ragazzi nel realizzare una manifestazione articolata e dalle tematiche profonde, tramite la quale si è parlato di diritti con semplicità. 

 

In un’insolita apertura serale della scuola, gli studenti delle medie hanno organizzato otto percorsi per guidare i visitatori a riflettere sulla situazione contemporanea del rispetto e della difesa dei diritti, impiegando diversi linguaggi e forme espressive, dalla musica, alla poesia, passando per la danza, il canto e le tecniche multimediali. Gli spettatori, divisi in gruppi e coordinati dagli alunni, hanno così potuto assistere a ciascuno dei momenti presentati, soffermandosi di fronte a spunti di riflessione profondi e capaci di suscitare forti emozioni sia per l’accurata preparazione, sia per la complessità dei temi.

 

Le tappe del percorso comprendevano, per esempio, la lettura di brani tratti da “Ferite a morte”, un video-fumetto su Malala Yousafzai, esecuzioni di brani celebri quali “Domani 21/04.2009” e “Gam Gam”, il laboratorio anti-razzismo tenuto dal musicista David Domilici con le sue percussioni.

 

Gli alunni hanno curato anche l’allestimento delle aule e dei corridoi, lungo le cui pareti si alternavano foglie di magnolia e cartelloni in varie lingue che presentavano personaggi storici attivamente impegnati nella difesa dei diritti ed eventi che hanno segnato il percorso della loro elaborazione.

 

«Abbiamo condiviso un’emozione, – ha detto la dirigente della Scuola “G. Fattori”, la prof.ssa Latrofa, – perché non ci siamo fermati a una semplice celebrazione: i ragazzi hanno lavorato in modo profondo e serio per riflettere sui diritti e sulla loro storia. Il 30 novembre è un orgoglio per tutti i toscani, che per primi hanno abolito la pena di morte, credendo nel valore della riabilitazione. E con questa iniziativa abbiamo capito che la cittadinanza si costruisce dal basso e sin da quando si è piccoli, nonostante la qualità delle produzioni dei nostri studenti e le emozioni che ci hanno trasmesso dimostrino che essi non sono davvero così ‘piccoli’».

 

La presidente Lucia Croce ha ringraziato gli alunni, le famiglie e il personale delle medie per aver seguito il percorso sui diritti indicato dal Consiglio comunale, nonché le Associazioni e i soggetti che hanno operato significativamente per la riuscita della manifestazione: «Non poteva esserci un luogo migliore della scuola per affrontare l’argomento. Quanto ci è stato offerto è stato il momento conclusivo di un lavoro specifico, celebrato con grandi emozioni. Anche la politica può fare molto: considerato il cammino intrapreso dalla Commissione Pari Opportunità, vedere stasera delle bambine con la sciarpa rossa, simbolo della Giornata contro la violenza sulle donne, che trattavano temi durissimi, mi ha convinto che abbiamo davvero realizzato qualcosa. Un ringraziamento particolare è riservato poi al Sindaco, per la collaborazione mostrata e la sua volontà di costruire».

 

«Per il lavoro svolto nell’organizzazione di questa serata speciale, preparata in un solo mese, – ha concluso l’assessore Margherita Pia, – il primo diritto di questi studenti è un forte applauso e un grande abbraccio, perché abbiamo vissuto una straordinaria emozione. Dobbiamo cominciare a lavorare con coraggio sul sistema dei diritti, perché tutti noi, partendo dai ragazzi, impariamo a gestirli e a riporvi sempre fiducia».

 

Al termine della serata, Francesco Menici (Associazione “A. Bacchelli”) alla tastiera e David Domilici alle percussioni hanno presentato “La ballata di Sacco e Vanzetti” e “Don’t cry for me, Argentina”, quindi lo stesso Domilici, suonando il birimbao, uno strumento brasiliano, ha intonato “Amara terra mia”, di Domenico Modugno, «un testo della nostra tradizione, potente e importante».

 

 

L’iniziativa ha visto la collaborazione anche dell’Arma dei Carabinieri, dell’Associazione LaAV – Letture ad Alta Voce, dell’Associazione musicale “A. Bacchelli”, della Filarmonica Solvay, dell’Associazione culturale “Le Crisalidi”, della Società di Pubblica Assistenza.

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Data di revisione/modifica: 03-12-2013
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