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Nel giorno del Lutto nazionale per la tragedia accaduta nel mare di Lampedusa un documento congiunto a firma del Sindaco Alessandro Franchi, della Presidente del Consiglio Comunale Lucia Croce, dei Capigruppo Consiliari, delle RSU per esprimere “orrore e vergogna”. L’Amministrazione Comunale ha invitato tutti i dipendenti e gli Amministratori dell’Ente a rispettare un minuto di silenzio alle ore 12.
Questo il documento congiunto indirizzato a tutta la cittadinanza.
“Il Mediterraneo, crocevia di culture e popoli, continua a essere ferito dalla morte di migranti in viaggio per la speranza di una nuova vita. Bambini, donne e uomini percorrono decine di volte i passi che ciascuno di noi compie mediamente nella propria vita, provenendo da terre lontane, parlando lingue che, talvolta, nemmeno hanno un termine originario per indicare il mare, e dirigendosi verso destinazioni che conoscono a fatica. Ignari delle mani alle quali si affidano e dalle quali subiscono percosse e violenze, essi, sottoposti a dinamiche geopolitiche troppo grandi per loro, traversano deserti e guerre per prendere il mare, che magari vedono per la prima volta. E nel mare, spesso trovano la morte, come accaduto alle vittime di Lampedusa, per le quali oggi l’Italia si ferma in segno di lutto.
Mentre il dibattito infuria e acceca come una tempesta di sabbia, noi vogliamo invitare la cittadinanza a sostare in silenzio, elevando la propria forma personale di preghiera, qualunque essa sia, al fine di unire il cuore e la mente per trovare la passione umana e la lucidità necessarie alla consapevolezza del dramma dei migranti.
Fermiamo le polemiche e le accuse indegne che alcuni hanno voluto avanzare in queste ore: basta. Proviamo lo stesso orrore espresso dal Presidente Napolitano e accogliamo il grido di papa Francesco contro la vergogna che il Pontefice richiama in quanto sentimento individuale e attributo di questi tristi avvenimenti: vergogna è quanto ognuno di noi deve provare per il livello di brutalità che la nostra società sta raggiungendo; vergogna è quanto è accaduto e sta accadendo nelle acque del Mediterraneo.
Occorre ritrovare lo spirito di accoglienza del nostro Paese, unendolo alla forza della lucidità politica per affrontare il dramma dei migranti tramite la lungimiranza di un’ottica internazionale coraggiosa. Viviamo in Europa, e troppi stanno usando questo argomento a proprio vantaggio nel dibattito sull’immigrazione. Allo stesso modo, da Bruxelles si respinge ogni responsabilità, in un’alternanza di accuse e controaccuse che ha i soli risultati di indebolire la capacità di un’azione rapida e la vicinanza dell’opinione pubblica.
La necessità di una collaborazione europea basata su umanità e coraggio politico è l’unica via possibile, anche perché il dramma del Mediterraneo non si risolverà né con la solitudine e il vittimismo italiani, né con il formalismo della fredda burocrazia a posteriori di Bruxelles.
Al momento, però, sospendendo ogni ulteriore commento, il nostro unico pensiero è il dolore per la tragedia di Lampedusa e per tutti coloro che sono scomparsi lungo il sentiero dei migranti”.