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Poche ore dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, davanti alle acque di Castiglioncello si svolse nei giorni del 9 e 10 settembre un combattimento navale tra l’incrociatore ausiliario “Piero Foscari” ed il piroscafo “Valverde” con i navigli tedeschi. Nel corso del combattimento persero la vita un marinaio italiano, Manlio Marfè, e tre civili di Rosignano, Teresa Marchione, Augusto Fogli e Danilo Balestri. Per ricordare questo avvenimento, nel settantesimo anniversario, il Comune di Rosignano Marittimo e l’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) hanno organizzato una cerimonia che si terrà domenica 8 settembre a partire dalle ore 11 nella pineta Marradi di Castiglioncello, nei pressi della caserma dei Carabinieri.
Oltre a ripercorrere la storia di quei giorni e a ricordare le vittime, verranno anche presentati due pannelli con testi e foto esplicativi del combattimento, realizzati da Anpi, che saranno poi apposti sul lungomare di Castiglioncello. Questo il programma della cerimonia che prenderà il via alle ore 11.00: esibizione del Gruppo Filarmonico Solvay, intervento delle Autorità, intervento del Presidente della sezione locale Anpi e presentazione dei due pannelli informativi. Alla cerimonia sarà presente anche Gabriele Milani, autore del libro “Guerra a Castiglioncello” che ha ricostruito la storia della battaglia navale che si svolse nel settembre 1943.
In caso di pioggia la cerimonia si terrà presso la tensostruttura del Castello Pasquini a Castiglioncello.
Di seguito il testo, esplicativo della battaglia, riportato sui pannelli realizzati da Anpi: “Alla mezzanotte dell’8 settembre 1943, poche ore dopo l’annuncio dell’armistizio tra l’Italia e le forze anglo-americane, il piroscafo “Valverde” (cap. Giovanni La Fauci) carico di circa 6.000t di carbone e l’incrociatore ausiliario di scorta “Piero Foscari” al comando del c.c. Aldo Leonarduzzi, salparono da Genova, con destinazione Piombino. Verso le 13.00 del giorno successivo, 9 settembre, le due navi, giunte davanti al porto di Livorno, che ormai era sotto il controllo tedesco, ignorarono l’ordine di entrare in porto e di arrendersi, proseguendo sulla loro rotta. Due grossi posamine tedeschi, il “Pommern” e il “Brandenburg”, si posero al loro inseguimento e aprirono il fuoco sulle navi italiane quando queste si trovavano nel tratto di mare poco più a sud di Quercianella. Il “Piero Foscari” e il “Valverde” risposero al fuoco. Il combattimento, che ebbe luogo nelle acque di fronte a Castiglioncello fin davanti all’abitato di Rosignano Solvay, durò circa mezzora durante la quale furono esplosi più di duecento colpi di cannone. Il “Valverde”, colpito al timone, s’incagliò sotto Villa Godilonda. Con l’aiuto della popolazione civile, numerosi marinai feriti furono soccorsi e trasportati agli ospedali di Rosignano e Cecina. Morì il marinaio Manlio Marfè di Porto Venere. Il “Piero Foscari “, a sua volta gravemente danneggiato nel corso dello scontro, gettò l’ancora nel golfo di Castiglioncello dopo aver visto le due navi germaniche desistere dal combattimento. Verso le 19.00 del giorno successivo, 10 settembre, i tedeschi, costatata l’impossibilità di recuperare il “Piero Foscari”, decisero per il suo affondamento. L’ordine fu eseguito dal “Brandenburg” con diciassette colpi di cannone. Nel corso del combattimento del giorno 9 Settembre, numerosi colpi caddero sull’abitato di Rosignano Solvay causando il ferimento di molti civili e la morte di tre persone: Teresa Marchione; Augusto Fogli e Danilo Balestri. Sono le prime tre vittime civili degli oltre 350 abitanti del Comune di Rosignano Marittimo che cadranno nel corso della Liberazione”.