Con un apposito avviso la Garante della comunicazione, Daniela Ronconi, ha reso noto che nella seduta del Consiglio Comunale che si terrà domani, giovedì 18 luglio, sono state inserite le adozioni di quattro varianti urbanistiche parziali, che l’autorità competente, seppur con prescrizioni in alcuni casi, ha escluso dalla procedura della V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) poiché non hanno impatti significativi sull’ambiente.

VARIANTE SU REALIZZAZIONE STRUTTURA COMMERCIALE E PER SERVIZI (VADA). La variante è finalizzata alla riperimetrazione del comparto posto sul Viale Italia a Vada all’interno del quale è prevista la realizzazione di un edificio commerciale e per servizi. Questa variante si è resa necessaria a seguito della realizzazione della nuova bretella stradale e della relativa rotatoria da parte della Società Autostrade Tirreniche (S.A.T.), riducendo di fatto la superficie del comparto ed imponendone una revisione. Contestualmente verrà aggiornata anche la cartografia del Regolamento Urbanistico con il nuovo tracciato dell’autostrada e della viabilità secondaria. Tra le modifiche apportate alla scheda: la riperimetrazione dell’area; la realizzazione di una pista ciclopedonale lungo il perimetro del comparto e nel tratto laterale, in modo da dare continuità ai tratti esistenti ed a quelli di prossima realizzazione; l’introduzione  di un piano seminterrato oltre ai due piani fuori terra, per permettere la realizzazione di fasce verdi di rispetto dei parcheggi, trasferendo nel seminterrato un consistente numero di posti auto privati richiesti dalla normativa vigente; l’introduzione di ulteriori attività commerciali e di servizio.

IMPIANTO DI DEPURAZIONE IN LOCALITA’ MALANDRONE. Questa variante ha lo scopo di individuare una diversa localizzazione dell’area da destinarsi ad impianto di depurazione dei reflui a servizio dell’area artigianale, commerciale e delle abitazioni civili presenti in località Malandrone nel Comune di Castellina  Marittima. La recente realizzazione del tratto autostradale che ha interessato questa zona, compresa la bretella di collegamento con la variante Aurelia, ha infatti modificato il tracciato originario andando ad occupare aree più prossime alla zona destinata all’impianto di depurazione. Di conseguenza risulta necessaria una traslazione dell’area in modo tale da non interessare le fasce di rispetto stradale totalmente inedificabili e rendere possibile la costruzione dei manufatti e delle relative pertinenze del depuratore.

VARIANTE PER REALIZZAZIONE DI PUNTO RISTORO (VIA DEL VAIOLO). L’attuale scheda norma del Regolamento Urbanistico detta le regole per  la realizzazione di un punto ristoro con zona esterna attrezzata, in un’area ubicata lungo la strada provinciale Via del Vaiolo, che collega la località Chioma con  la frazione di Nibbiaia. La scheda norma vigente prescrive che la nuova struttura sia realizzata al di fuori delle aree perimetrate a bosco per una superficie coperta di mq. 80. La presenza però della fascia di rispetto stradale e del bosco rendono, ad oggi, sostanzialmente impossibile realizzare il piccolo fabbricato. Per  rendere fattibile l’intervento risulta quindi necessario procedere ad una riperimetrazione del comparto.  Le modifiche relative a questa variante consistono in: nuova perimetrazione dell’area per escludere dal comparto di alcune zone con presenza di bosco; riduzione della superficie complessiva del comparto da  mq. 4923 a mq. 4600; possibilità di realizzare un piano seminterrato per ubicare i servizi necessari all’attività;  definizione della disciplina urbanistica ad avvenuta realizzazione dell’edificio; introduzione di un vincolo decennale sulla destinazione d’uso dell’immobile.

VARIANTE SU LOCALITA’ FONTE ACQUAIOLA (LE MORELLINE). La variante ha la finalità di modificare la destinazione d’uso dell’area dall’attuale prevista dalla scheda norma da artigianale – industriale e di servizio alla destinazione commerciale –direzionale e servizi categoria 3 (commerciale), 5 (direzionale) e 6 (di servizio) del Regolamento Urbanistico. La variante mantiene inalterato l’attuale carico urbanistico previsto pari ad una superficie coperta di mq 8.000. All’interno della superficie coperta ammessa dalla scheda norma vigente potranno essere realizzate le due medie strutture di vendita. Tra le modifiche: diversa progettazione delle altezze degli edifici che comunque non saranno maggiori a tre piani fuori terra per il fabbricato polifunzionale ove presenti contemporaneamente sia attività commerciali di vicinato, sia attività direzionali sia di servizio; definizione della disciplina urbanistica ad avvenuta realizzazione dell’edificio; introduzione di un vincolo decennale sulle destinazioni d’uso degli immobili.