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Anche Garibaldo Anguillesi, primo Sindaco eletto del Comune di Rosignano, avrà una strada intitolata a suo nome. La cerimonia avrà luogo domenica 14 luglio, alle ore 21.15, in Piazza Carducci a Rosignano Marittimo dove inizia la via che porterà il suo nome, quella che collega la piazza stessa al parcheggio sottostante e all’area feste. Con questa intitolazione si andrà a celebrare e a ricordare la liberazione del capoluogo, avvenuta l’11 luglio 1944 dopo 12 giorni di aspri e sanguinosi combattimenti.

 

Durante la cerimonia verrà scoperta la targa che indica il nome della strada intitolata a Garibaldo Anguillesi e ci saranno gli interventi del Sindaco Alessandro Franchi e del Presidente locale dell’Anpi Giacomo Luppichini, dopodiché verrà apposta una corona in ricordo dei caduti.

La serata sarà dedicata al ricordo degli avvenimenti della liberazione e della figura di Garibaldo Anguillesi, primo Sindaco eletto della storia democratica di Rosignano, che seguì Tullio Sechi, Sindaco dal luglio al dicembre 1944, nominato dal Comando alleato, e Dardo Dardini, nominato dal Prefetto, che fu Sindaco fino all’elezione dello stesso Anguillesi.

Nato a Rosignano Marittimo il 10 dicembre 1893, fin dalla giovane età Anguillesi partecipò alle attività sociali e politiche del territorio. Fu infatti presidente della Pubblica Assistenza di Rosignano e svolse attività politica nel partito socialista. Nei primi anni venti entrò a lavoro nella nascente fabbrica Solvay e vi rimase fino agli anni della guerra quando, essendo un antifascista riconosciuto e dopo l’attentato al maresciallo dei Carabinieri Nannipieri, che costò la vita al giovane Oberdan Chiesa per rappresaglia, fu costretto a fuggire rifugiandosi alla macchia per un lungo periodo. Dopo il passaggio del fronte fu nominato presidente dal Comitato di Liberazione Nazionale. Fu il primo Sindaco democraticamente eletto dal popolo e rimase in carica dal 1946 fino al 1951, dopodiché fu Consigliere Comunale fino al 1956. Morì il 17 maggio 1967 e, secondo quanto narrano le cronache dell’epoca, gli furono tributati grandi onori per il suo funerale e vi partecipò una gran folla di cittadini.

La Rosignano che Anguillesi si trovò ad amministrare era un Comune ancora devastato dal passaggio della guerra, sia per la furia distruttiva dei tedeschi in ritirata sia per i bombardamenti alleati. Case e strade distrutte, famiglie costrette a dormire tra i ruderi, fame, freddo, malattie. Ricostruzione e disoccupazione erano allora le parole d’ordine. Senza dimenticare l’importanza dell’istruzione. E infatti il Sindaco Anguillesi – la cui strada si trova non a caso vicino alle scuole elementari Carducci -  tra le mille cose da fare avvio gli interventi per le scuole di Castiglioncello, di Gabbro e di Rosignano Marittimo e l’istituto di avviamento professionale di Rosignano Solvay e progettò i  lavori per la scuola a Vada. E poi il rifacimento di tutto ciò che la guerra aveva distrutto: strade, fognature, ponti, acquedotti e impianti di depurazione. Senza contare la triste ma indispensabile demolizione delle case pericolanti. Una legislatura senz’altro faticosa che gettò le basi di quello che poi sarebbe stato il Comune di Rosignano nel futuro.

 

Data di revisione/modifica: 12-07-2013
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