Il Comune di Rosignano Marittimo rinnova la convenzione con il Consorzio di Bonifica Colline livornesi per la manutenzione del reticolo idraulico urbano che la legge attribuirebbe alla diretta competenza comunale. Illustrate oggi dal Direttore del Consorzio, Roberto Pandolfi e dal Commissario straordinario Silvano Calderini le principali attività dell’Ente, nato dal vecchio Consorzio di Vada e Collemezzano.

Storicamente la zona del Comune di Rosignano è quella compresa tra il fiume Fine e il confine comunale con Cecina. Il contributo consortile annuo per tutto il comprensorio è di € 2.300.000 per 101.000 contribuenti. Quello annuo dei contribuenti del Comune di Rosignano è di € 565.674 (24% della contribuzione totale) per 27.619 contribuenti (27% della totalità dei contribuenti).

La citata convenzione pluriennale con il Consorzio finalizzata alla manutenzione dei corsi d’acqua non classificati, interni alle aree urbane, prevede l’erogazione di 120.000 euro annui da parte del Comune (altrettanti sono erogati dal Consorzio).

 “Mai come in questi giorni, dopo il disastro avvenuto nella Toscana del nord, torna di stringente attualità sottolineare l’importanza del lavoro di manutenzione e cura dei reticolati idraulici urbani  - sottolinea l’Ass. alle Manutenzioni e Lavori Pubblici Lilia Benini -  Il nostro territorio non presenta le peculiarità delle zone citate, ma necessita comunque di un livello di attenzione altissimo. In generale il nostro Paese non può attendere oltre un piano di riassetto idrogeologico serio e completo, viste le mutazioni climatiche che stanno “tropicalizzando” il clima, combinate alla naturale conformazione del nostro paesaggio. Ben venga quindi ogni azione in sinergia con il Consorzio, per garantire sicurezza e livelli di efficacia e di economicità maggiori.”

Questi i lavori annuali di manutenzione eseguiti in amministrazione diretta: taglio vegetazione 1.400.000 mq per circa € 400.000 medi annui; scavo dei fossi per ripristini della sezione defluente e lavori di realizzazione di piccoli interventi di ripristino spondale o sistemazione alveo € 137.000. Totale € 537.000,00

Lavori eseguiti nel 2012 in affidamento: Torrente Marmolaio e San Giorgio € 90.000; Torrente Savalano da Fiume Fine al Torrente Sanguigna € 98.000; Botro secco e Cotone, scavo fondo alveo cementato € 6.700; Botro Acacie, Piastraie, Quercetano taglio vegetazione € 13.500; Botro Cotone S.U. rimozione materiale da alveo € 8.250. Totale € 216.450

Per il 2012 i lavori affidati o in fase di affidamento o da eseguire in amministrazione diretta nel 2012 sono i seguenti: Fiume Fine, consolidamento spondale in località Poggio Iberna € 155.000 (85% finanziato dalla regione); Fosso Vallecorsa sistemazione spondale lungo la via del Belvedere € 190.000 (85% finanziato dalla regione); Botro delle Gallinarelle e Ficaiola € 22.000,00; Botro Torrichi e Ficaiola € 22.000,00; Fosso dei Mastiano € 6.000,00; Fiume Fine, consolidamento a valle del nuovo ponte € 8.500,00; manutenzione straordinaria impianto idrovoro della Mazzanta € 80.750,00.

Totale € 484.250

“Pur in regime di commissariamento, rinnoviamo la convenzione con il Comune che permette di operare in zone la cui competenza sarebbe in realtà attribuita dalla legge al Comune stesso - afferma Silvano Calderoni, Commissario straordinario del Consorzio. Lavoreremo infatti nel reticolo idraulico urbano e questo permetterà di operare in modo coordinato e con costi senza dubbio inferiori rispetto a quelli che avremmo con interventi separati”.

Diversi, come desumibile anche dai dati forniti dal consorzio, sono gli interventi intorno ai quali il Comune di Rosignano sta lavorando, insieme ad altri Enti e soggetti istituzionali, in materia di rischio idraulico.

“L’attività che stiamo portando avanti su questo fronte – ricorda il Sindaco Alessandro Franchi - ci vede impegnati in più ambiti, per garantire la sicurezza dei cittadini. La manutenzione ordinaria è infatti  fondamentale, ma intanto siamo impegnati per portare a termine opere di sistemazione in zone critiche con una serie importante di lavori sul Fiume Fine, il Torrente Tripesce e il Vallecorsa. Purtroppo ci scontriamo con due grossi ostacoli: la scarsità di risorse finanziarie e i ben noti limiti imposti dal rispetto del patto di stabilità. Lo stesso Ministro Clini ha chiesto ieri di poter allentare il patto per interventi di sistemazione idraulica; senza questa opportunità non sarà possibile portarli avanti. “