Comunicazione e cambiamento nella pubblicità, nella tecnologia e nella politica sono i temi che saranno al centro dei quattro incontri in programma al castello Pasquini di Castiglioncello (LI) da lunedì 30 luglio a sabato 4 agosto, per la rassegna La Comunicazione: volti e forme. Organizzata dal Comune di Rosignano Marittimo, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche sulla Comunicazione di Castiglioncello, la rassegna è curata dal professor Giovanni Manetti, docente ordinario di Semiotica alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena. Gli incontri si concluderanno sabato 4 agosto con la VII edizione del Premio della Comunicazione Castiglioncello. Il tema scelto quest’anno riflette sulla trasformazione in atto nella pubblicità, nella politica e nelle tecnologie della comunicazione. Innanzitutto la pubblicità, che si conferma come la cartina tornasole dell’attuale momento di congiuntura. Giulia Ceriani, lunedì 30 luglio alle ore 18,  mostrerà come in questi anni la pubblicità ha avviato una mutazione di forme e sostanze non banale, andando ben al di là dei confini della sua tradizionale vocazione commerciale d'origine, intraprendendo un processo di ridefinizione della propria stessa funzione. In maniera ancora più sensibile il mutamento si è registrato nel campo delle tecnologie comunicative, in particolare in quelle che riguardano la relazione tra l’uomo e le sue protesi meccaniche. Patrizia Marti, mercoledì 1 agosto, parlerà della progettazione di macchine in grado di eseguire compiti, ma anche di intrattenere relazioni sociali con gli esseri umani, progettazione che apre delle prospettive di ricerca del tutto nuove in vari ambiti, in particolare nel settore dell’apprendimento e della cura di persone con disabilità. Una trasformazione particolarmente sensibile sta avvenendo nell’ambito della comunicazione politica. Infatti, se le parole con cui essa si è espressa hanno continuato ad essere le stesse che furono forgiate nell’Acropoli ateniese, ora qualcosa sta cambiando. L’avvento della Rete e in particolare dei social media, la dilaniante crisi delle forme tradizionali della rappresentanza politica, il modificarsi della sfera pubblica sta creando nuove parole e si sta affermando, specie tra i giovani, un nuovo gergo. Quali sono le nuove parole che si affermano e queste stanno diventato patrimonio di tutti o restano sottocodici specialistici? Maurizio Boldrini, venerdì 3 agosto, affronta alcune di queste tematiche muovendo da recenti pubblicazioni e da ricerche compiute al Dipartimento di Scienze della Comunicazione. Il ciclo di conferenze si concluderà con l’assegnazione del Premio della Comunicazione Castiglioncello al libro “Presi nella rete. La mente ai tempi del web”, Garzanti, scritto da Raffaele Simone, che terrà una conferenza sui principali temi che in esso vengono trattati. Il libro mostra come i nuovi gadget tecnologici hanno intaccato senza rimedio alcune categorie cruciali dell’esperienza interiore. L’esperienza del tempo continuo si è trasformata in una sequenza di frammenti che ci portano a consultare in modo compulsivo i media che ci portiamo addosso. La privacy è alterata dal fatto di poter raccontare (e di non poter non ascoltare) in qualunque luogo qualunque esperienza privata in pubblico. La tesi forte del libro è che non gli strumenti tecnologici sono protesi dell’uomo, ma - all’inverso - è quest’ultimo che viene a configurarsi come loro protesi.

L’ingresso alle conferenze è gratuito. Gli eventi sono organizzati con il contributo di Cassa di risparmi di Livorno

Bookshop a cura di Gaia Scienza Cala de’ Medici

In caso di maltempo le conferenze si terranno nell’auditorium di castello Pasquini.