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Ricorre domani, mercoledì 11 luglio, il sessantottesimo anniversario della liberazione di Rosignano Marittimo dall’occupazione nazista. Per l’occasione il Sindaco Alessandro Franchi ha voluto scrivere una lettera aperta di ricordo e di riflessione, anticipando anche la prossima intitolazione di due strade, a Don Antonio Vellutini e a Iginio Marianelli.
“L’11 luglio 1944 i soldati americani, accompagnati da partigiani locali, entravano nel castello di Rosignano Marittimo semidistrutto, ma finalmente liberato dall’occupazione nazista, al termine di una battaglia di tale asprezza che ha valso a Rosignano l’epiteto di “piccola Cassino”.
Anni di soprusi e totalitarismo, di guerra e miseria, culminarono con le violenze gratuite degli omicidi efferati compiuti in quell’infuocato inizio d’estate dalle truppe tedesche in ritirata.
Con i morti di Vada del 20 giugno, le uccisioni dei partigiani Picchianti e Gorini, l’eccidio perpetrato al podere del Saracino e quello della famiglia Nocchi in località Acquabona, volge al termine un lungo, tragico periodo, caratterizzato dal sacrificio ingente di vittime militari e civili e dalle sofferenze di molti sopravvissuti, come testimoniato in numerosi documenti e testi di ricostruzione storica. Per dare a tutti loro un giusto riconoscimento e per dire loro il nostro grazie, ci auguriamo di chiudere a breve l’iter per il conferimento di un’onorificenza al nostro Gonfalone.
Da quell’11 luglio questa Comunità ha potuto iniziare la sua ricostruzione democratica e l’ha fatto con una Giunta Comunale il cui Vicesindaco era quello stesso Don Antonio Vellutini che si era reso protagonista della provvidenziale messa in salvo di un gruppo di bambini ebrei alla stazione di Vada nell’aprile del 1944 e delle trattative con le SS nella drammatica mattina del 20 giugno.
Tra pochi giorni intitoleremo una nuova via di Vada proprio a Don Antonio, parroco, partigiano e - come detto - Vicesindaco. Un’ulteriore strada sarà inoltre dedicata ad una figura istituzionale, un Sindaco, Iginio Marianelli, primo cittadino di questo Comune dal 1976 al 1980. Don Vellutini, uomo di Chiesa, coraggioso, dal carattere forte e insofferente dell’ingiustizia, pronto a rischiare la propria vita per quella altrui e Marianelli, uomo delle Istituzioni, di specchiata correttezza morale e politica, sono due tasselli del nostro percorso democratico, iniziato proprio con lotta di Resistenza e Liberazione dal nazifascismo.
A tutte le donne e agli uomini che ci hanno consegnato la Rosignano democratica di oggi va il nostro grazie e l’impegno a coltivare e far crescere i valori e i principi di giustizia, libertà e solidarietà che stanno alla base del nostro vivere quotidiano.
Buon 11 luglio a tutta la Comunità di Rosignano!”