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Si è svolta questa mattina in Piazza Risorgimento a Rosignano Solvay la celebrazione del 25 aprile, Festa della Liberazione, alla presenza di un folto numero di cittadini, autorità e rappresentanti di associazioni. Ad accompagnare la cerimonia c'era anche il Gonfalone del Comune di Rosignano Marittimo, scortato dagli Amministratori Comunali ed accolto dagli applausi del pubblico presente, sconcertato per il paventato “sciopero” dello stendardo che rappresenta l'intera comunità di Rosignano.
E alla vicenda dell'annunciata mancanza del Gonfalone alle celebrazioni del 25 aprile, hanno fatto riferimento anche il Sindaco Alessandro Franchi ed il Presidente dell'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) Giacomo Luppichini nei loro interventi. “Oggi – ha detto il Sindaco – siamo qui per non dimenticare ed anche per tutelare il diritto di protesta di quei lavoratori che proprio oggi, in maniera molto discutibile, hanno ritenuto di non essere qui”. E così Luppichini. “Ho appreso con grande dispiacere – ha sottolineato – che il Gonfalone non sarebbe stato qui ad onorare il 25 aprile. Ma così non è stato e ringrazio il Sindaco e la Giunta Comunale per averlo scortato”.
Questo non è stato comunque l'unico riferimento all'attualità. “In un momento come questo – ha detto il Presidente dell'Anpi – occorre lottare contro l'anti-politica e sollecitare i partiti affinché diano inizio ad un processo di rifondazione politica e morale. Abbiamo un compito immane davanti. Il Paese ha bisogno di partecipazione, non di Governi illuminati. Devono essere i cittadini i protagonisti della politica”.
Al Sindaco Franchi il compito di ripercorrere le vicende che condussero al 25 aprile 1945. “Questa – ha sottolineato – è una giornata storica di riscatto nazionale, di rinascita di un Paese, ad opera di tanti uomini e donne che pure provenivano da diversi schieramenti politici. Ci furono tante forme di Resistenza, animate da cattolici, socialisti, comunisti, azionisti, monarchici: la Resistenza delle armi e di coloro che scelsero di combattere, la Resistenza silenziosa dei cittadini che aiutarono i partigiani piuttosto che i ricercati ebrei o politici, a rischio della propria vita, e la Resistenza dolorosa di chi fu imprigionato e rifiutò di collaborare, morendo per questo. Se oggi, dopo 67 anni, siamo qui a ricordare è perché i loro ideali, i valori di coloro che ci hanno dato la libertà, sono ancora attuali e vanno coltivati sempre. Viviamo in un momento di crisi economica e politica e dobbiamo scongiurare il rischio dell'anti-politica. E' necessario arrestare il declino e riformare la politica”.
A conclusione degli interventi, la deposizione della corona di alloro al Momumento ai Caduti. Un’altra corona è stata deposta in prima mattina al Monumento di Piazza Carducci a Rosignano Marittimo, in occasione della celebrazione promossa dal Comune e dall’Associazione di Mutuo Soccorso. La cerimonia in Piazza Risorgimento è stata accompagnata dall'esibizione della Filarmonica E. Solvay che ha suonato l'”Inno di Mameli”, la colonna sonora del film “La vita è bella” e la canzone partigiana “Bella Ciao”.
Ultimo appuntamento domani 26 aprile alle ore 21.30, al cinema Castiglioncello con la proiezione gratuita del film “Rudolf Jacobs, l’uomo che nacque morendo”di Marina Piperno e Luigi M. Faccini. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.