E’ riuscito l’esperimento proposto dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Rosignano per oggi, 8 marzo, Festa internazionale della donna: nell’arco della giornata oltre dieci “incursioni” per fare “testimonianze tra la gente …”  , nelle scuole, nelle sedi del Comune, ma anche nei centri commerciali e sportivi, presso le associazioni di volontariato e in piazza Monte alla Rena.

Una novità assoluta per Rosignano: un gruppo di persone, donne ma anche uomini, in luoghi diversi del territorio, hanno letto un testo o una poesia o una riflessione che hanno avuto il loro filo conduttore nella condizione femminile e nei diritti da mantenere, conquistare o riconfermare. Le “testimonianze” sono avvenute al centro commerciale Coop di Vada, presso la Palestra Azzurra, nella sede comunale di via Don Bosco, presso le sedi della Polizia Municipale e del Servizio Tributi, nella sede del Castello, di via dei Lavoratori e del Servizio Manutenzioni, presso la sede Rea, al centro commerciale Coop di Rosignano Solvay, presso la sede della Pubblica Assistenza, al Palazzetto dello Sport, nelle scuole medie Fattori, elementari Solvay, Europa e Carducci, all’Isis Mattei e, per concludere, alle 18 in Piazza Monte alla Rena con una serie finale di “incursioni”.

Questi alcuni dei partecipanti all’iniziativa: la referente Lucia Croce, il Vicesindaco Lilia Benini, l’Assessore Elena Ciaffone, Mario Baldeschi, Franco Santini, Alessio Pizzech, Patrizia Fantozzi, Sabrina Righi, Rita Ribechini, Giovanni Iuliano, Samanta Olindo, Cecilia Kellermann, Alberto Conforti, Sara Pizzo, Eleonora Carlesi, Monica Gallo, Serena Giaconi, Alice Prinetti, Angela Porciani, Silvia Cerri, Ivana Finozzi, Roberta Torretti.

Ospite d’onore nella sede comunale del Castello è stata Silvia Ottolenghi Bedarida, Vicepresidente della Comunità Ebraica di Livorno, che ha sottolineato la coincidenza della giornata dell’8 marzo con il Purim ebraico, ovvero la “Festa delle sorti”, quando si ricorda il coraggioso atto di una donna, Ester, che nell’antica Persia ebbe il coraggio di denunciare il primo ministro del re che voleva sterminare gli ebrei, riuscendo a salvare così il suo popolo e a far condannare il malvagio primo ministro. Silvia Ottolenghi Bedarida ha poi letto un bellissimo brano tratto dal Diario di Anna Frank. Un brano del 13 giugno 1944 in cui Anna, appena quindicenne, si interroga sul perché della mancanza di rispetto e di considerazione verso le donne, auspicando per il nuovo secolo, in pratica il nostro, un nuovo atteggiamento e una consapevolezza maggiore.