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A poche ore dalla Festa internazionale delle donne, una delegazione di componenti della Commissione Pari Opportunità del Comune di Rosignano Marittimo ha incontrato questa mattina il Sindaco Alessandro Franchi e l’Assessore alle Politiche Sociali Elena Ciaffone. Oltre all’esposizione dei risultati ottenuti e delle problematiche da risolvere, c’è stata una sottolineatura forte rispetto all’escalation di violenza nei confronti delle donne registrata negli ultimi tempi.
“L’Italia – ha sottolineato Lucia Croce, in qualità di referente della Commissione Pari Opportunità – è paragonata in quanto a femminicidi a Stati come il Messico e il Guatemala. Cambiare sarà molto difficile e dovremo partire dall’educazione dei bambini”. Al Sindaco e all’Assessore è stata sottolineata la ricchezza del programma di iniziative al femminile per il 2012, ma sono stati evidenziati anche i problemi della scarsa partecipazione e della mancanza di una sede ulteriore rispetto a quella dello Sportello Donna.
Particolarmente interessanti i dati forniti proprio dalle volontarie dello Sportello. “Le problematiche sono più o meno le solite – ha sottolineato Ivana Finozzi – ma il numero delle donne che si rivolge a noi è in crescita, essendoci peraltro una tendenza all’aumento delle donne straniere. Diventa sempre più importante coinvolgere le forze dell’ordine”. Cinquantasei in totale le persone che nel 2011 si sono rivolte allo Sportello: 44 nuove e 12 precedentemente registrate. La percentuale più alta è quella delle donne di età compresa tra i 30 ed i 50 anni: sono per la maggior parte operaie e casalinghe, con licenza media o diploma, e nel 50 per cento dei casi sono sposate. I motivi per cui si rivolgono allo Sportello sono in particolare: separazioni con minori (14), mantenimento dei minori, ma anche violenza psicologica (8).
“Questa – hanno commentato il Sindaco Franchi e l’Assessore Ciaffone – è stata un’occasione molto utile di incontro e confronto. Per quanto riguarda le problematiche messe in evidenza è chiaro che anche queste rientrano in un contesto di difficoltà complessiva sui bilanci e sull’autonomia di scelta del Comune. Per le sedi stiamo lavorando in direzione di una razionalizzazione per fare in modo che non vi siano più sedi dedicate, ma spazi di utilizzo condiviso. Sarà possibile comunque a seconda delle attività esercitate dalla Commissione individuare gli ambiti più adeguati”.