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In molti, come sempre, questa mattina al Lillatro hanno voluto rendere omaggio alla memoria del giovane antifascista Oberdan Chiesa, fucilato per rappresaglia il 29 gennaio 1944, dei milioni di vittime della Shoah e di tutti coloro che hanno sofferto a causa della barbarie del totalitarismo e della guerra. Per loro oggi anche la presenza di un picchetto di onore dei Carabinieri vestiti in alta uniforme, del Presidente della Provincia Giorgio Kutufà e di tanti studenti delle scuole superiori e medie.

 

Con loro il Sindaco Alessandro Franchi, gli Assessori rosignanesi, la Presidente ed i Consiglieri Comunali, il Presidente della sezione locale dell'Anpi Giacomo Luppichini, i familiari di Oberdan Chiesa, molti Sindaci e Assessori dei Comuni della Bassa Val di Cecina e della Provincia di Livorno, tanti rappresentanti delle forze dell'ordine e delle autorità militari, delle associazioni combattentistiche e molti semplici cittadini. “Il 27 ed il 29 gennaio – ha spiegato il Sindaco Alessandro Franchi – sono due date che sempre celebriamo insieme perché unite saldamente dal filo della memoria.  Una fredda mattina di 68 anni fa il giovane Oberdan Chiesa fu fucilato dai fascisti per vile rappresaglia ed il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, emblema supremo dell'orrore nazista, dove milioni di persone, anche bambini, avevano perso la vita perché ebrei soprattutto, ma anche zingari, diversamente abili, omosessuali, oppositori politici. Sono due date piene di significato per tutti noi. La memoria e la storia sono gli unici due strumenti che abbiamo per impedire il ripetersi di queste tragedie perché un popolo che dimentica è un popolo che non ha futuro. Per questo motivo le giovani generazioni devono sapere e conoscere”.

“Eroi veri – hanno detto i rappresentanti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle scuole medie – che siamo qui a ricordare perché non accada mai più”.

“Siamo oggi a commemorare – ha sottolineato Giorgio Kutufà - due avvenimenti  importanti, la Shoah ed il sacrificio del giovane Chiesa. La soppressione pianificata di milioni di persone è ancora oggi difficile da accettare, ma fu così ed anche noi italiani avemmo delle responsabilità, basti pensare alle leggi razziali. Ma a fronte di queste gravi responsabilità ci sono stati esempi meravigliosi di solidarietà e sacrificio per gli altri, come quello dello stesso Oberdan Chiesa. La nostra bella Costituzione rovescia la logica della sopraffazione e decreta l'uguaglianza di tutti e tutte  con l'articolo 3. Questo è quindi il mio appello a voi giovani: comportatevi secondo la Costituzione”.

A conclusione la corona di alloro e le note de Il Silenzio.

Data di revisione/modifica: 30-01-2012
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