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Oggi, 27 gennaio, celebriamo il “Giorno della Memoria”. Una data emblematica nella storia dell’Europa e dell’intera umanità che il Sindaco Alessandro Franchi ha voluto ricordare con una riflessione da condividere con tutta la comunità rosignanese.
“E’ nostro dovere non dimenticare mai. Per questo anche l’Italia ha sancito dodici anni fa l’istituzione del Giorno della Memoria: “La Repubblica italiana - dice la legge - riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. E’ una ricorrenza che tocca il passato, ma anche il presente e soprattutto il futuro, perché, se da un lato occorre ricordare ciò che è stato, dall’altro dobbiamo adoperarci affinché non accada mai più. Non sono frasi fatte: l’orrore, la tragedia e il male non conoscono tempo e per questo vanno respinti ogni giorno. L’ho sempre pensato, ma quando sono arrivato ad Aushwitz, in occasione della mia partecipazione al Treno della Memoria 2011, in quel luogo intriso di dolore, mi è stato ancor più chiaro: ogni anno che passa dobbiamo ricordare con forza maggiore, farci strumento di trasmissione nei confronti delle giovani generazioni, educandole alle pace, al rispetto, alla cultura della libertà, dei diritti, della tolleranza.
Per questo le nostre celebrazioni del Giorno della Memoria, unite alla commemorazione di Oberdan Chiesa, che si terranno sabato 28 gennaio, vedranno proprio i giovani come protagonisti. Insieme a loro, con un vero e proprio Pellegrinaggio della Memoria, renderemo omaggio ai cippi e alle lapidi apposte in ricordo dei tanti civili uccisi barbaramente sul nostro territorio e delle donne e degli uomini che si impegnarono nella Resistenza, in difesa dei valori democratici, contro ogni forma di violenza e sopraffazione, perché la nostra Comunità potesse vivere finalmente in pace. Sempre con gli studenti, che grazie ai loro insegnanti hanno compiuto un percorso di riflessione su questi argomenti, commemoreremo la figura di Oberdan Chiesa alle 11.30 sulla spiaggia del Lillatro. E per le 21 all’Ordigno di Vada invito tutta la cittadinanza a partecipare ad una serata di musica e immagini, in cui, dopo aver proiettato i video fotografici realizzati proprio nei campi di Aushwitz e Birkenau, potremo apprezzare il bello spettacolo del gruppo Klezmorim che l’anno scorso ad Aushwitz ha incantato la platea con canti e musiche yiddish in ricordo della Shoah. Un viaggio alla scoperta di ciò che l’orrore nazista ha cancellato, nella storia dei momenti felici e delle tragedie di un popolo, gli ebrei dell’Europa che – insieme a dissidenti politici, omosessuali, portatori di handicap, rom, sinti, testimoni di Geova e quanti altri furono vittime della follia totalitaria – sono stati travolti e scomparsi per sempre nella Shoah. Travolti, ma non dimenticati. Perché è nostro dovere non dimenticare mai”.