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E’ stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, nella seduta dello scorso 24 ottobre, un ordine del giorno presentato dalla Presidente del Consiglio Lucia Croce, contro la pratica delle mutilazioni genitali femminili.

 

Questo il testo dell’ordine del giorno che impegna concretamente sia la Giunta che il Consiglio Comunale: “Considerata la diffusa presenza in molte aree del mondo della terribile pratica della mutilazione genitale femminile, intesa a limitare la donna sia fisicamente, attraverso l’inibizione della sensibilità sessuale, sia psicologicamente, mediante l’affermazione della totale subordinazione dei membri femminili del gruppo sociale; visto che tali pratiche possono condurre a gravissime complicazioni fisiche e alla morte, derivanti dal cattivo esito dell’intervento chirurgico, o da scarse condizioni igieniche; dato che suddette mutilazioni rappresentano durante il parto un pericolo sia per la donna, sia per il nascituro; visto che, secondo recenti stime, sul suolo italiano si troverebbero oltre trentamila donne che hanno subito circoncisioni, infibulazioni o escissioni, e che tremila sarebbero gli interventi del genere condotti in clandestinità e illegalità nel nostro Paese; ritenuto che le MGF possano essere considerate chiare e manifeste violazioni della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e che, già in ripetute occasioni, tale interpretazione è stata inserita in atti internazionali (Conferenza del Cairo: 2003; Protocollo Maputo: 2003; Segretariato generale dell’Onu: 2008; Conferenza di Dakar: 2010); considerato il dibattito aperto nella sede delle Nazioni Unite in merito all’approvazione di una risoluzione che sancisca il bando di tali pratiche; preso atto dell’impegno costante della Repubblica Italiana e dei suoi organismi sia nei confini nazionali, sia di fronte alla comunità internazionale nella lotta alle mutilazioni genitali femminili; si impegnano il Consiglio Comunale e la Giunta a sottoscrivere la petizione promossa dal Ministero degli Affari Esteri contro le mutilazioni genitali femminili e si impegna il Sindaco a far giungere quest’ordine del giorno alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, alla Presidenza dell’Assemblea generale dell’Onu e alla Presidenza del Parlamento europeo affinché essi siano promotori dell’adozione della risoluzione delle Nazioni Unite contro le mutilazioni genitali femminili entro la fine dell’anno”.

Data di revisione/modifica: 14-11-2011
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