Venerdì 5 agosto presso la sede del Castello sono state siglate ufficialmente le modifiche richieste dal Comune di Rosignano Marittimo per i prossimi allacci alla rete del teleriscaldamento, prevista quale opera accessoria nella convenzione tra il Comune stesso e Electrabel (oggi GDF Suez), la società che ha realizzato la centrale termoelettrica all’interno del complesso industriale Solvay, la cosiddetta Turbogas due. Presenti all’incontro una delegazione di GDF Suez Italia, composta dall’Amministratore delegato Ing. Pascal Renaud e dal Responsabile per i rapporti istituzionali Dott. Mario Caravaggi ed i rappresentanti del Comune di Rosignano, il Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Lilia Benini, l’Assessore all’Urbanistica Margherita Pia, l’Ing. Andrea Immorali e l’Ing. Monica Ceccanti.

Alla luce delle nuove necessità del territorio e in considerazione dei trasferimenti futuri, il Comune di Rosignano ha ritenuto non più utili gli allacci ad alcune strutture previste nella convenzione originaria. Si tratta dei magazzini comunali dislocati oggi in località Cinque strade a Rosignano Solvay che però verranno in futuro trasferiti, dell’edificio dell’ex biblioteca comunale di via del Popolo che è in vendita e degli uffici tributi di via Amendola che, seppur in tempi medio-lunghi, verranno ad essere accorpati in altra sede.

In sostituzione il Comune ha chiesto di poter collegare alla rete del teleriscaldamento altre strutture: il Commissariato di Rosignano Solvay e la struttura geodetica del campo di atletica, i cui lavori di allacciamento saranno completati entro la fine di settembre, il nuovo Centro culturale con Biblioteca, che verrà connesso al teleriscaldamento entro la fine di quest’anno, mentre in futuro la rete dovrà arrivare fino alla rotatoria tra via della Cava e via Allende in previsione del collegamento con le strutture pubbliche che saranno presenti nella cosiddetta area H5.

Ricordiamo che la convenzione prevedeva sei chilometri di rete in totale per una spesa complessiva di 3 milioni e mezzo di euro, che ha consentito e consentirà al Comune, proprietario di buona parte degli edifici pubblici interessati, un risparmio significativo sia in termini finanziari che ambientali.