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In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, una riflessione del Sindaco Alessandro Franchi in merito al valore di questa ricorrenza, che ha sancito la nascita della Repubblica italiana, e della nostra Costituzione, copia della quale è stata distribuita dagli Amministratori Comunali a tutti gli alunni delle classi quarte elementari del territorio.
“Non più tardi di due mesi fa abbiamo deciso di festeggiare il 150° dell’unità d’Italia, andando, amministratori e cittadini, a leggere gli articoli della Costituzione nelle scuole del Comune.
Alla vigilia del 2 giugno, Festa della Repubblica, Sindaco e Assessori siamo ritornati nelle aule a consegnare ad ogni alunna e alunno di quarta elementare una copia della nostra Carta Costituzionale, perché sia per loro uno strumento di studio e di conoscenza per concludere le scuole primarie e prepararsi a vivere consapevolmente il loro futuro da cittadini. La nostra tenacia nel dare voce alla Costituzione nasce dalla convinzione che sia per la nostra Nazione, unita e non divisibile, e quindi anche per la nostra comunità, il fondamento imprescindibile su cui far crescere ogni rapporto civile e sociale ed è dai banchi della scuola che tale convincimento può tradursi in pratica costante.
Ogni giorno, ogni minima azione, ogni piccolo gesto apparentemente scontato e segnato dalla consuetudine trova la sua legittimazione, se non l’origine della sua esistenza nei principi sanciti dalla Costituzione. Comprare il quotidiano che vogliamo sulla base delle nostre idee, scegliere di andare a messa in una chiesa cattolica piuttosto che professare un altro culto, manifestare liberamente ad alta voce le proprie simpatie politiche, essere seduti ai banchi di scuola, come quegli alunni a cui abbiamo fatto visita, con il diritto di ricevere un’istruzione pubblica, magari insieme a bambini provenienti da altre nazioni; niente di tutto ciò è scontato, e nel ricordarlo ai bambini è utile ricordarlo a noi adulti. Ogni nostra piccola o grande libertà è piuttosto il frutto prezioso di un percorso di conquista della democrazia che abbiamo dovuto guadagnare a prezzo di sacrifici enormi, passando da un ventennio di totalitarismo in cui vennero negate le libertà più basilari dell’uomo, dalla tragedia della guerra, delle leggi razziali, e della deportazione.
Quello straordinario movimento che fu la Resistenza, composto da donne e uomini di ogni estrazione sociale, di idee e valori anche molto distanti, ma accomunati da una grande volontà di giustizia e di equità - insieme alla generosità degli eserciti alleati - riuscì a liberarci e a dare al nostro paese una speranza di rinascita, per arrivare poi alla scelta popolare della forma repubblicana. Con medesima coralità nacque quindi la nostra Costituzione; la sua straordinaria portata deriva dall’essere il frutto di tante voci, di tante culture, sensibilità, ideali politici; un immane lavoro di gruppo, chiaro e capace di garantire le diversità di ognuno di noi, tanto grande da essere ancora di massima attualità nei suoi principi generali.
I tempi che stiamo vivendo sono difficili, segnati dalla crisi economica e possono indurre a tentazioni reazionarie di egoismo e di chiusura che dobbiamo però rifuggire, nel segno della nostra storia e nella consapevolezza di essere parte importante dell’Unione Europea. Ogni giorno dobbiamo lavorare per adeguare la nostra Repubblica ai tempi, al suo essere tessera di un mosaico più grande, improntando il nostro agire all’insegna dell’inclusione, della solidarietà, del camminare insieme; perché le cose migliori nascono dalla capacità di fare squadra, Istituzioni, associazioni, soggetti privati e cittadini, per trovare una sintesi tra tante voci, disposti talvolta anche a lasciare qualcosa di nostro.
Le “regole del gioco” le abbiamo, chiare e inequivocabili: gli articoli della Costituzione.
Buona Festa della Repubblica a tutte e tutti”.