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“Costruire amicizia – collegare i business”, ovvero conoscersi e sviluppare futuri contatti commerciali. Con questo obiettivo si è svolto oggi pomeriggio presso la sede del Castello del Comune di Rosignano Marittimo un interessante incontro con una delegazione cinese, tra cui il Vicepresidente della Camera di Commercio di Pechino per l’import ed export dell’industria leggera manifatturiera (pelletteria, calzature, abbigliamento, ma anche prodotti alimentari tipici e di alta qualità). Presenti il Sindaco Alessandro Franchi, il Presidente della Camera di Commercio di Livorno Roberto Nardi, il Sindaco di Castagneto Carducci Fabio Tinti ed una delegazione di rappresentanti delle associazioni di categoria ed imprenditori locali. Da parte di tutti l’impegno per arrivare a siglare un vero e proprio accordo di programma per promuovere l’interscambio di prodotti ed investimenti.

 

La presenza della delegazione è da ricondursi al viaggio compiuto dal Sindaco Franchi in Cina lo scorso mese di novembre, durante il quale fu firmata una lettera di intenti tra l’associazione di distributori della Provincia cinese del Guangdong e il Comune di Rosignano per futuri possibili scambi commerciali, turistici e industriali. “Oggi – ha commentato il Sindaco – abbiamo avuto questa importante opportunità per conoscerci meglio e capire se e come questo nostro territorio può entrare in contatto con il mercato cinese”. Positivo il risultato finale di oltre due ore di incontro: i membri della delegazione cinese e gli Amministratori locali hanno concordato sulla necessità di rinsaldare ulteriormente il rapporto preparando e poi siglando un accordo di programma e di cooperazione per promuovere l’interscambio bilaterale e gli investimenti .

Impressionanti i numeri forniti dal Vicepresidente della Camera di Commercio di Pechino per l’import ed export dell’industria leggera manifatturiera e dal Vicepresidente dell’associazione distributori della Provincia del Guangdong che hanno ricordato tra l’altro che l’Italia è il loro quarto partner commerciale per importanza in Europa. Questo – hanno detto in estrema sintesi – è il momento giusto per sviluppare relazioni più strette con il mondo economico cinese perché i prossimi 10 anni saranno cruciali per il nostro mercato. Il Pil è quasi raddoppiato dal 2005 al 2010, così come è raddoppiata anche la vendita di beni di consumo. Oggi in Cina ci sono 7 città con più di dieci milioni di abitanti e 30 città con più di cinque milioni. La fascia delle persone con reddito medio e alto sta crescendo rapidamente. Si tratta per lo più di uomini e donne giovani, di età compresa tra i 30 ed i 50 anni, che non hanno problemi a spendere in beni di consumo. In Cina oggi i prodotti di qualità non sono sufficienti a soddisfare la domanda e quindi abbiamo due obiettivi: aumentare l’importazione di beni di prezzo medio, ma di alta qualità, anche senza un brand specifico, ed acquisire team progettuali e materiali per produzioni di qualità in Cina. Ci sono progetti per la realizzazione di grandi centri commerciali, denominati “ItaCasa” in cui vendere prodotti made in Italy e promuovere contemporaneamente lo “stile di vita italiano” che risiede principalmente nella qualità.

Ecco dunque aprirsi delle opportunità anche per il nostro territorio che – come hanno ricordato Nardi, Franchi, Tinti ed alcuni imprenditori intervenuti – può offrire prodotti alimentari (vino, olio, miele, ecc.) di alta qualità, ma anche un assaggio concreto dello “stile di vita italiano” grazie alla qualità dei paesaggi e della vita. Ipotizzata, oltre alla commercializzazione dei prodotti, la promozione di un turismo enogastronomico per i cinesi che nei nostri territori potrebbero trovare anche mare, collina e vicinanza alle città d’arte toscane. L’impegno da parte degli Amministratori locali, della Camera di Commercio di Livorno e della delegazione cinese è quello di mantenere e rafforzare i rapporti procedendo alla stesura di un protocollo di intenti e cooperazione da siglare in futuro.

               

Data di revisione/modifica: 07-04-2011
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