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Questa mattina, in occasione della festa dell’8 marzo, il Sindaco Alessandro Franchi ha inviato una lettera a tutte le dipendenti, le collaboratrici e le amministratrici del Comune per un augurio ed un annuncio importante, ovvero la decisione di interrompere la tradizione del dono del libro per devolvere invece la somma risparmiata ai volontari che si occupano di fornire un pasto caldo ai più bisognosi.
Questa la lettera, che si apre con i versi di una bella poesia di Alda Merini intitolata proprio “A tutte le donne”:
“Un 8 marzo diverso; non me ne volete, ma ci ho pensato molto e in una situazione economicamente difficile, ho deciso di interrompere la bella tradizione del dono del libro a tutte le donne del Comune, per fare invece qualcos’altro.
La crisi – non ancora percepita nella sua gravità ma reale e drammatica anche nel nostro territorio – attanaglia le imprese, piega le famiglie e i giovani che non riescono a trovare un lavoro che permetta loro di dare gambe ai propri sogni e assicurare dignità alla propria vita. Spesso a pagare sono proprio le donne per le quali la ricerca e il mantenimento di un’occupazione lavorativa divengono una corsa ad ostacoli, da conciliare con le crescenti difficoltà della gestione familiare.
In questi ultimi mesi, tante volte l’abbiamo affermato ma questa è l’occasione giusta per ripeterlo: anche il bilancio del nostro Ente sta vivendo una situazione critica e di difficoltà. Rispetto all’anno precedente, sul 2011 – in conseguenza dei pesanti tagli ai trasferimenti decisi dal Governo centrale – ci mancheranno risorse per circa un milione di euro. Sono sforbiciate pesanti che rischiano di compromettere il livello delle prestazioni che fino ad oggi abbiamo garantito ai nostri cittadini. Lo sforzo che stiamo facendo è quello però di non ridurre i servizi in ambito sociale, scolastico, educativo e culturale. Difficoltoso sarà anche il sostegno a molte delle attività svolte da associazioni di volontariato del territorio. Ho ritenuto quindi di destinare un contributo straordinario, proprio per la festa della donna, a chi quotidianamente svolge un’attività encomiabile con gli ultimi e le ultime, senza clamore e con grande fatica, fornendo un pasto caldo a chi nemmeno questo può permettersi, o una spesa a chi (spesso donne, appunto) non sa come far mangiare la propria famiglia.
Spero che possiate comprendere e condividere questa scelta che vi vede in qualche modo coinvolte e auguro un buon 8 marzo a tutte voi, che ogni giorno lavorate a vario titolo per il nostro Comune e la nostra Comunità e che qui svolgete il vostro mandato amministrativo.
A tutte voi il mio grazie. Buon 8 marzo, buona festa”.