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A partire da domani, 27 gennaio, fino a sabato 29 gennaio si terranno una serie di iniziative legate al “Giorno della Memoria” e al ricordo di Oberdan Chiesa, il giovane livornese che il 29 gennaio 1944 fu ucciso dai fascisti sulla spiaggia del Lillatro per un’assurda rappresaglia. Come ogni anno il Comune di Rosignano ha scelto di legare i due avvenimenti, data la singolare coincidenza di date e la comunanza dei valori, ricordando quindi il giovane Chiesa insieme ai milioni di vittime della Shoah e a quanti hanno sofferto a causa della barbarie del totalitarismo e della guerra.

 

IL GIORNO DELLA MEMORIA. Domani, mercoledì 27 gennaio, è il “Giorno della Memoria”, istituito con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Il testo dell’articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. Proprio in questi giorni una delegazione del Comune di Rosignano, composta dal Sindaco Alessandro Franchi e dai Consiglieri Comunali Giordano Tani e Francecso Fornai, è in pellegrinaggio ad Auschwitz insieme agli studenti dell’Isis Mattei e ad uno studente universitario individuato e sostenuto dalla sezione locale dell’Anpi.

IL RICORDO DI OBERDAN CHIESA. Nato a Livorno nel 1911 da una famiglia di umili origini e di ideali risorgimentali e repubblicani, già ventiduenne abbandonò l’Italia alla volta dell’Algeria, della Francia, della Corsica e della Spagna, dove partecipò come volontario con altri 26 livornesi alla lotta antifranchista. Da qui la sua inclusione nell’elenco degli antifascisti pericolosi e parallelamente la scelta di diventare un militante comunista. Dopo anni di campo di concentramento e di confino nel ’43 raggiunse Livorno con l’intenzione di unirsi alla lotta partigiana, ma nel dicembre di quell’anno fu arrestato. Poco più di un mese dopo, il 27 gennaio 1944 due carabinieri furono feriti a Rosignano Solvay da due militanti partigiani. Non potendo scoprire chi fossero i due, i gerarchi fascisti, prefetto in testa, con il pieno consenso dello stesso Ministro dell’Interno, il toscano Buffarino Guidi, decisero di procedere alla fucilazione di ostaggi celebri, sulla cui testa non pendeva alcuna accusa specifica, per spaventare e porre un freno all’attività dei partigiani. La triste scelta cadde su Oberdan Chiesa che all’alba del 29 gennaio fu trasferito a Rosignano, in località Lillatro, e barbaramente assassinato da un plotone di esecuzione. Il 17 luglio 1947 la Corte di Assise Speciale di Livorno emise la sentenza contro chi aveva  perpetrato uno dei più truci delitti commessi nella provincia di Livorno giustiziando un innocente la cui unica colpa era stata quella di aver avuto idee ed ideali per i quali aveva subito persecuzioni , disoccupazione, miseria, carcere e confino.

 

IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE. Dopo l’incontro, avvenuto lo scorso 17 gennaio, tra gli studenti dell’Isis Mattei e la Signora Hanny Kugler Weiss, superstite del campo di stermino di Auschwitz, le celebrazioni entreranno nel vivo venerdì 28 gennaio, alle 21.30, presso il Teatro Solvay con la proiezione gratuita del film “Ogni cosa è illuminata” del regista Liev Schreiber e proseguiranno sabato 29 gennaio, a partire dalle ore 11, sulla spiaggia del Lillatro con l’omaggio musicale della Filarmonica Solvay e della Schola Cantorum, gli interventi del Sindaco Alessandro Franchi e del Presidente della locale sezione Anpi Giacomo Luppichini, la consegna di due medaglie d’onore della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai familiari di due cittadini di Rosignano deportati in campi di internamento, l’intervento del Vicepresidente del Senato, Sen. Vannino Chiti, e la deposizione di una corona al cippo in memoria di Oberdan Chiesa. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Data di revisione/modifica: 26-01-2011
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