Sono terminate le procedure di controllo della veridicità delle dichiarazioni Isee allegate alle domande di partecipazione al bando relativo al contributo per l’affitto 2009. L’Ufficio Casa ha preso in esame 49 richiedenti rilevando in 14 casi – pari al 28,5 per cento del totale delle dichiarazioni sottoposte a controllo – delle difformità tra quanto dichiarato e quanto invece risulterebbe percepito alla banca dati dell’anagrafe tributaria.

Le operazioni di verifica attivate dall’Ufficio Casa, ai sensi della normativa vigente, hanno riguardato 49 Dichiarazioni sostitutive uniche Isee presentate per accedere alla concessione di contributi ad integrazione dei canoni di locazione, con le modalità previste dall’articolo 15 del bando di concorso per l’assegnazione dei contributi per l’anno 2009. L’articolo 15 stabilisce infatti di sottoporre a controllo le dichiarazioni sostitutive dei soggetti che hanno un’attestazione Ise con valore zero oppure con valore inferiore  o comunque incongruo rispetto al canone di locazione e, in aggiunta, il 5 per cento delle  dichiarazioni sostitutive dei restanti soggetti, individuate a campione tramite apposito sorteggio casuale.

I controlli effettuati hanno riguardato il raffronto tra le situazioni reddituali dei richiedenti riportate nelle Dichiarazioni sostitutive uniche Isee e quanto di fatto risultante, sul conto dei richiedenti stessi, alla banca dati dell’anagrafe tributaria. Dai controlli ufficiali è emerso che per 35 soggetti non ci sono state differenze tra quanto dichiarato e quanto invece realmente percepito (a questi è già stata inviata una  comunicazione scritta con l’esito positivo del controllo e la chiusura del procedimento stesso), mentre per 14 soggetti (circa il 28,50 per cento delle dichiarazioni sottoposte a controllo) ci sono state difformità tra quanto dichiarato e quanto invece risulterebbe percepito alla banca dati dell’anagrafe tributaria.

L’Ufficio Casa, entro il prossimo mese di febbraio, provvederà a convocare questi 14 soggetti affinché possano fornire eventuali spiegazioni per giustificare la contraddittorietà tra i dati dichiarati in via sostitutiva nella dichiarazione Isee e quanto invece rilevato nei riscontri nelle banche dati dell’anagrafe tributaria.