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In merito alle affermazioni sul percorso di partecipazione della popolazione circa il “Progetto Rosignano”, uscite in questi giorni sulla stampa ad opera di più soggetti politici, l’Amministrazione riconferma, ancora una volta, l’impostazione fino ad ora sostenuta.

Trasmettiamo di seguito la nota del Sindaco Alessandro Franchi.

 

“Nel programma di mandato amministrativo presentato a sostegno della mia candidatura e sottoscritto dal Partito Democratico, Italia dei Valori e Partito Socialista si prevedeva chiaramente il rilancio industriale del territorio come un tassello fondamentale, seppur non esclusivo, per un solido sviluppo economico e sociale del nostro Comune, riconoscendo nella presenza della fabbrica una opportunità di crescita non solo economica ma anche per ciò che esprime a livello di tecnologie, di sapere diffuso e lavoro qualificato. Nel sopracitato programma elettorale si diceva testualmente: “Il Progetto Rosignano – sul cui impatto ambientale eserciteremo sempre il massimo controllo – può rappresentare un’opportunità per il consolidamento e per il rilancio industriale e deve essere  affrontato con grande rigore, impegnandosi in un serio confronto ed un esteso coinvolgimento dei cittadini”.

 

Si è quindi sostenuto con chiarezza un interesse a discutere del progetto ma mai la presente Amministrazione, né del resto le precedenti, ha sancito la fattibilità dell’investimento, rimandando ogni parere definitivo all’espressione del parere di VIA da parte del Ministero dell’Ambiente e al parere del Comitato Tecnico Regionale in merito alle questioni inerenti il rischio e la sicurezza industriale. Qualora uno dei due soggetti preposti avesse evidenziato una non compatibilità di tipo ambientale o l’aggravio del rischio industriale complessivo per il territorio, derivante dal progetto, non avremmo nemmeno preso in considerazione la possibilità dell’investimento.

 

Ad oggi, visti i due pareri tecnici favorevoli, benché accompagnati da numerose prescrizioni che devono comunque essere tenute di conto e rispettate puntualmente in fase di eventuale progettazione futura, siamo nella condizione di poter ipotizzare per il progetto in questione un percorso di informazione e partecipazione dell’intera popolazione di Rosignano.

 

Tale iter, tutto da definire, dovrà essere di natura prettamente istituzionale e vedere quindi l’Amministrazione in posizione di terzietà, per garantire innanzitutto un processo informativo il più capillare e oggettivo possibile, per aiutare i cittadini a conoscere e a farsi una opinione propria. La nostra intenzione è infatti quella di affidarci a soggetti esterni all’Ente, esperti sia in quanto alla costruzione di percorsi partecipativi, sia in quanto a competenze tecniche necessarie per entrare nel merito dello specifico investimento e per poi darne compiuta e chiara comunicazione.

 

Nel frattempo, gli uffici comunali competenti stanno effettuando l’istruttoria tecnica rispetto al decreto di VIA; sono cioè impegnati nell’esplicitare le prescrizioni tecniche formulate dal Ministero dell’Ambiente, per renderle il più comprensibili possibile per la popolazione.

 

Voglio dire con assoluta chiarezza che non abbiamo firmato né firmeremo cambiali in bianco a nessuno; anzi, oltre alle dovute e necessarie garanzie sulla sicurezza industriale degli impianti e sulla compatibilità ambientale dell’investimento, vogliamo avere la certezza che con il progetto in questione, tra le altre cose, si potrà ridurre il rischio industriale in particolare per l’abitato di Vada, si potranno liberare le aree costiere di San Gaetano da insediamenti industriali e potrà essere realmente consolidata la linea produttiva dell’etilene che oggi impiega oltre 300 lavoratori. È per tutti questi motivi che ribadisco ancora una volta la necessità di conoscere dalle multinazionali presenti a Rosignano il piano occupazionale e il piano industriale che stanno dietro al Progetto Rosignano, strumenti anch’essi fondamentali per il percorso di partecipazione sopra detto.

 

Così come sarà determinante capire in maniera esplicita e senza infingimenti se Edison è ancora intenzionata e disponibile a concretizzare l’investimento. La necessità di chiarezza rispetto a quest’ultima condizione nasce dalle molte prescrizioni richieste dal Ministero e dalla Regione – che hanno peraltro raccolto anche le indicazioni a suo tempo formulate dal Comune e dalla Provincia – e dal fatto che il progetto è stato pensato parecchi anni fa, quando la situazione di mercato era completamente diversa: gli stessi rappresentanti degli industriali ci dicono che l’attuale crisi economica internazionale ha profondamente cambiato gli indicatori di mercato, il fabbisogno di gas si è sensibilmente ridotto e nel frattempo in Italia sono sorti altri rigassificatori.

 

Voglio qui ribadire ancora una volta che l’Amministrazione darà il proprio parere definitivo al progetto solo alla fine del percorso di informazione e partecipazione; a tal fine, vorrei chiarire che non ho mai espresso contrarietà ad una eventuale ipotesi di consultazione dei cittadini, vista però come tappa finale del percorso di informazione e partecipazione condotto nei termini di garanzia e istituzionalità già precisati.

 

Tutto ciò è stato tante e tante volte affermato, senza possibilità di fraintendimento, tramite ripetuti interventi, anche a mezzo stampa.”

Data di revisione/modifica: 11-01-2011
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