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Venerdì 3 dicembre presso l’auditorium del Castello Pasquini di Castiglioncello secondo appuntamento del mini-ciclo “Letture al Castello”, promosso dall’Assessorato alla Cultura e organizzato dal Laboratorio Filosofico sulla Complessità Ichnos del Comune di Rosignano e della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa. A partire dalle ore 21.15 Alfonso Maurizio Iacono presenterà il libro “Il consenso. Indagine critica sul concetto e sulle pratiche” di Luca Mori, dottore di ricerca in Discipline Filosofiche e docente di “Teoria e modelli di comunicazione” (C.d.L.S. in Sistemi e progetti di comunicazione) all’Università di Pisa.
Un volume di grande interesse incentrato su un tema sempre attuale, quello del consenso. “L’uomo - si legge nella recensione del libro - è per sua natura un animale relazionale e sociale, fin dalla nascita cerchiamo il significato di noi stessi e lo troviamo, quando lo troviamo, per riconoscimento ed appartenenza ad un gruppo. Da questo punto di vista il consenso è prima di tutto come il senso condiviso e incorporato: “senso con altri”. Allo stesso tempo però il con-senso è l’anticamera del conformismo e tende a vincolare la creatività se non a neutralizzarla. Questa dicotomia si riscontra anche in ambito politico: infatti la principale ambiguità del consenso si ravvisa forse nel fatto che, mentre esso è una delle principali ragioni di forza di ogni forma di governo, è allo stesso tempo uno dei principali rischi per la fragilità della democrazia. Nella storia della filosofia politica, pur essendo uno degli snodi rispetto ai quali devono essere definiti almeno implicitamente tutti gli altri concetti, il tema del consenso ha avuto il destino singolare di essere più spesso evocato che focalizzato, rimanendo per così dire sullo sfondo rispetto a nozioni circoscritte come quelle di “contratto”, di “patto” o di “intesa”. Proponendo un’indagine critica sull'argomento, questo libro si articola in due parti: la prima ripercorre alcuni momenti cruciali del pensiero filosofico per delineare una storia del concetto, dai Sofisti a Rawls e alle “condotte” di Foucault, dall’utopia platonica dell'uscita dalla caverna alla Chance del consenso di Weber e all’utopia liberale di Rorty, attraversando autori di varie epoche; la seconda parte insegue le vicende del termine “consenso” nel mondo contemporaneo, concentrandosi su nuovi ambiti interdisciplinari, come la teoria delle comunicazioni di massa o il marketing elettorale.
A testimoniare l’impasse delle teorie e delle pratiche riferite al consenso ci sono le pagine della storia: le utopie non realizzate, le rivoluzioni incompiute o degenerate, i limiti dell'immaginazione costituente individuale e di quella pubblica: forse un'indagine critica sul concetto e sulle pratiche del consenso può aiutare a far luce sul nostro passato e il nostro presente”.