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Verrà inaugurata nei prossimi giorni, per la precisione sabato 4 dicembre, presso la Galleria La Virgola a Castiglioncello la mostra “Scultura al ponte di ferro”, all’interno della quale sarà possibile apprezzare le opere scultoree di otto giovani artisti, tutti under 30, che gravitano attorno all’atelier Ponte di ferro a Carrara: Francesco Albano, David Bertolaso, Vanni Cenerini, Lorenzo Cianchi, Mirko Della Bona, Corrado Marchese, Michele Tajariol e Francesco Verdelli. L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rosignano, sarà inaugurata alle ore 17 nell’auditorium del Castello Pasquini e rimarrà aperta fino al 30 gennaio.
Di seguito la presentazione dello scultore Franco Mauro Franchi. “A Carrara tutti conoscono il “Ponte di ferro” perché, tra i percorsi che si è obbligati ad effettuare per raggiungere le varie località della città, questo è uno tra i punti di riferimento più conosciuti e nominati. Questo ponte arrugginito è una suggestiva testimonianza di un passato florido dell’economia della città del marmo, dall’estrazione di questo materiale alla sua trasformazione in manufatti artistici e architettonici. Sul ponte di ferro passava infatti il trenino che trasportava i blocchi cavati dai vicini giacimenti e sotto, lungo il letto del fiume, si snodava una lunga teoria di laboratori del marmo che sfruttavano l’energia dell’acqua per azionare i vari macchinari. Opifici per lo più decaduti a vecchi ruderi, ma riguardo ad uno in particolare, situato proprio sotto il ponte, chiuso anch’esso da svariati anni ma ancora in buono stato, non riuscivo a capire perché qualcuno non lo avesse ancora riutilizzato trasformandolo magari in studio di scultura. Ci ha pensato un gruppo di giovani, per lo più miei studenti, a dare a quel luogo quella muova identità e dignità che secondo me meritava. Così, con eroica e giovanile imprenditorialità, nella primavera del 2006 questo gruppo, composto inizialmente da cinque allievi scultori dell’Accademia di belle Arti di Carrara, ha ridato vita a questo luogo che si è rivelato ideale per la realizzazione delle loro opere e non solo. La cosa più interessante da rilevare è che questi giovani non hanno improntato l’atelier solo ed esclusivamente alla realizzazione di opere di scultura in marmo, che poteva essere la strada più scontata e redditizia, ma anche in tutte le altre tecniche scultoree, dalla modellazione con la creta, e quindi la ceramica, alle tecniche della formatura in gesso, alla lavorazione del legno oppure dei metalli e dei materiali sintetici. Da allora il “Ponte di ferro” ha ospitato, e continua a farlo, un buon numero di artisti di passaggio che scelgono questo laboratorio. soprattutto per eseguire opere in marmo, e vi si trattengono anche per lunghi periodi. Alcuni si aggregano, come Corrado Marchese, virtuoso ed instancabile scultore del marmo, Davide Bertolaso, forlivese esperto in ceramica, che ha saputo coniugare le forme della scultura tradizionale con interventi a mosaico, vetroresina o ceramici e Francesco Albano, formidabile modellatore con un già cospicuo curriculum espositivo, di premi in Polonia ed in Turchia. Altri ancora scelgono “Il Ponte di ferro” per eseguire alcune fasi di lavorazione delle loro opere come l’utilizzo dei materiali sintetici, cotture Raku per la ceramica, tagli di lapidei, ingrandimenti di modelli. Tra questi vi sono Francesco Verdelli, sensibile disegnatore e modellatore che, oltre ai materiali tradizionali sperimenta i versatili materiali sintetici con risultati spesso sorprendenti, oppure Mirko Della Bona che negli ultimi anni si sta dedicando prevalentemente alla scultura intagliata nei legni tipicamente toscani, come il cipresso e l’olivo. Mirko ha elaborato una tecnica, nella lavorazione dei suoi legni, che si avvale di una miriade di piccole tessere in legno assemblate in modo da costituire, oltre alle forme, una suggestiva texture materica. Questi artisti sopra citati li troviamo in esposizione collettiva presso la prestigiosa galleria comunale “La Virgola” insieme ai fondatori del laboratorio carrarese Lorenzo Cianchi, Michele Tajariol e Vanni Cenerini. I primi due, compagni di studi e vincitori di significativi premi, nel 2008 hanno avuto una grosse esperienze artistiche all’università di Zokei, Tokyo, con la quale l’Accademia di Belle Arti di Carrara ha scambi culturali, riportando ciascuno di loro una menzione di onore per le apprezzate capacità artistiche e di armonizzazione con la realtà dell’istituzione giapponese. Esperienza che non ha mancato di lasciare significative contaminazioni linguistiche e concettuali sul piano espressivo facendo loro raccogliere ulteriori consensi critici. Il fiorentino Vanni Cenerini. artista versatile in tutte le discipline scultoree ha acquisito professionalmente quell’esperienza che gli consente di esprimersi con disinvoltura nella propria ricerca artistica offrendo contemporaneamente notevoli contributi all’attività del gruppo. Queste caratteristiche umane e professionali dei nostri protagonisti hanno contribuito al successo del laboratorio da poter affermare che il “Ponte di ferro” non è più soltanto un punto di riferimento per i viandanti, ma anche un nuovo punto di riferimento per il mondo dell’arte che ha domicilio nella città sinonimo di marmo e di scultura”.
Questo sarà l’orario di apertura della mostra: venerdì dalle 15.30 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19 (sarà chiusa sabato 25 dicembre e sabato 1 gennaio). Per ulteriori informazioni contattare i seguenti numeri telefonici: 0586/759012, 0586/724496-724395.