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Per domani, 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza di genere, la Commissione Pari Opportunità di Rosignano ha organizzato un’iniziativa per riflettere su un tema che, purtroppo, è sempre di grande attualità dato che la violenza contro le donne, i femminicidi, sono all’ordine del giorno. Sarà quindi inaugurata, alle ore 12, nell’atrio della sede del Castello a Rosignano Marittimo, la mostra fotografica di Eleonora Carlesi “Non prendermi” e, a seguire, una riflessione su due narrazioni di Cecilia Kellermann.

 

“Le violenze - ha sottolineato la Referente della Commissione Pari Opportunità Lucia Croce - colpiscono donne di tutte le età in vari modi e a tutte le latitudini. Il 25 novembre sarà un’altra occasione per parlare della violenza contro le donne e di quanta strada ancora si debba fare per raggiungere un obiettivo di dignità, di uguaglianza di libertà economica e di pensiero, di un’autonomia riconosciuta. La nostra Commissione per le pari opportunità ha lavorato negli anni a questo specifico tema ed ha costruito uno Sportello donna del quale c'è sempre più bisogno. Per questo stato di fatto, che consente al nostro territorio di avere elementi fondanti e quindi di continuare a costruire concretamente per le donne, dobbiamo ringraziare tante donne che si sono impegnate e continuano a farlo, per la causa di tutte noi. Domani alle 12 ci sarà l’esposizione al pubblico, nell’atrio del Comune, via del torrione, 1, di una mostra fotografica prodotta da Eleonora Carlesi, dal titolo “Non Prendermi” e una prima riflessione su due bellissime narrazioni di Cecilia Kellermann, dalle quali prenderemo forza e spunto per continuare a lavorare con rinnovata energia e far conoscere ancora di più e meglio le realtà che attengono alla sfera della violenza, del maltrattamento, della prevaricazione di un genere sull’altro. L’invito - prosegue Croce - è a visitare questa semplice mostra, a lasciare la firma sul registro, a volere dare un cenno a sostegno di una lotta che le donne storicamente portano avanti, ma che oggi come ieri pare non trovare buon fine, consapevoli anche del fatto che la violenza di genere trova la diversificazione anche in violenza tra il genere. Non dobbiamo però limitarci a pensare che la violenza sia soltanto quella macroscopica, che finisce sulle pagine di giornale. C’è una violenza subdola, sottile, talvolta impalpabile che prende varie forme, dalla pressione psicologica al mobbing, dall'intimidazione alla violazione del diritto, che spesso non viene rilevata, ma che pure è forte in famiglia, sui posti di lavoro, per strada, ed alla quale dobbiamo dire basta con gli strumenti che sono a disposizione e che vanno usati ed introdotti laddove manchino. Per la dignità, la tutela delle donne. Ma anche per la dignità di tutta la società civile”.

Data di revisione/modifica: 24-11-2010
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