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Il partigiano Goriano Gorini aveva appena ventuno anni quando fu prelevato dai nazisti dalla sua casa di Rosignano Marittimo il 24 giugno 1944, barbaramente torturato per tutta la notte e poi fucilato la mattina del 25 giugno sul territorio del Comune di Cecina, a Collemezzano, dove, in suo ricordo, le Amministrazioni Comunali di Rosignano Marittimo e di Cecina hanno deciso di apporre un cippo la cui scopertura avverrà venerdì 9 luglio.

 

L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa congiunta a cui hanno preso parte il Sindaco di Rosignano Marittimo Alessandro Franchi, il Sindaco del Comune di Cecina Stefano Benedetti, il Presidente della sezione locale ANPI Giacomo Luppichini ed i familiari del giovane Goriano Gorini, il Sig. Luciano Caroti, il nipote (figlio della sorella di Goriano), e sua moglie, la Sig.ra Patrizia Giomi, che hanno portato anche numerose foto del giovane ucciso. “Nell’ambito del Progetto Memoria – ha spiegato Franchi – creato proprio per ricordare e valorizzare i luoghi degli eccidi, delle stragi e delle uccisioni per mano nazifascista, insieme al Comune di Cecina abbiamo voluto apporre un cippo nel luogo in cui fu fucilato Goriano Gorini. Questi – ha sottolineato – sono i luoghi in cui, anche grazie al sacrificio di molti, è nata la Rosignano moderna, democratica e libera”. “A soli 21 anni – ha sottolineato Benedetti – questo ragazzo ha dato la propria vita per un mondo nuovo, di libertà e di diritti. Anche per Cecina la scopertura di questo cippo rappresenta un ulteriore passo in avanti di un percorso avviato già da anni con l’apposizione di gigantografie che ricordano la battaglia di Cecina ed un cippo in località Terriccio in memoria dei soldati americani che liberarono le nostre zone. Direi che quando si parla di memoria – ha concluso – non esistono confini”.

I due Sindaci saranno presenti venerdì alle ore 10 a Collemezzano, in via Metauro, tra i numeri civici 16 e 18, per la scopertura ufficiale del cippo che reca la seguente incisione: “GORIANO GORINI, di anni 21,  nato a Rosignano, partigiano della 3^ Brigata Garibaldi Val di Cecina,  tradito da spia fascista, catturato e torturato, fu fucilato dai nazisti in questo luogo il 25 giugno 1944. I Comuni di Cecina e Rosignano Marittimo”.

Goriano Gorini era nato il 24 marzo 1923 e giovanissimo era entrato a far parte della Terza Brigata Garibaldi Val di Cecina per combattere l’oppressore nazi-fascista. E fu proprio a causa del vile tradimento di una spia fascista che i nazisti riuscirono a localizzarlo ed arrestarlo nella sua abitazione di Rosignano Marittimo. Sopravvisse neanche un giorno dal momento del suo arresto: fu infatti sottoposto a torture per l’intera notte, costretto a scavare la propria fossa a Collemezzano e poi fucilato. Dai familiari il ricordo di questo giovane che quando fu catturato teneva in braccio il nipotino di due anni, fratello di Luciano Caroti. La madre continuò a sognarlo con le mani legate dietro alla schiena (come effettivamente furono poi rinvenute) fino al giorno in cui il suo corpo fu recuperato e trasferito al cimitero di Rosignano.

Data di revisione/modifica: 07-07-2010
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