Con il Patrocinio della Regione Toscana, dal 10 luglio al 26 settembre 2010 le sale del Castello Pasquini, a Castiglioncello, ospiteranno la mostra “Enrico Baj: dalla materia alla figura”, a cura di Luciano Caprile e Roberta Cerini Baj. L’iniziativa è promossa dal Comune di Rosignano Marittimo, con la collaborazione dell’associazione “Il Valore del Segno” che festeggerà con questo evento i venti anni di attività, interamente dedicati a diffondere sul territorio l’operato di alcuni tra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea italiana.

Si tratta di un appuntamento espositivo finalizzato ad indagare un momento cruciale dello sviluppo creativo di Enrico Baj, ovvero l’iniziale approccio con la sostanza pittorica e la successiva trasformazione di quest’ultima in immagine. L’esposizione, curata da Luciano Caprile e Roberta Cerini Baj, si articola in sei sezioni e raccoglie 77 opere eseguite dal maestro milanese a partire dal 1951 (anno di fondazione del Movimento Nucleare) fino agli anni ’90, periodo in cui i concetti di “materia” e “figura”, che avevano precedentemente interessato l’elemento pittorico, danno vita a “maschere tribali” e “totem” in cui l’ “objet trouvé” partecipa a pieno al gioco compositivo dell’artista. L’inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 10 luglio a partire dalle ore 17.30 presso la Limonaia del Castello Pasquini.

“Indagare e valorizzare – ha commentato il Sindaco Alessandro Franchi - le radici storiche e culturali della nostra realtà, cercare strumenti per orientarsi nel presente, mantenere attivo un osservatorio attrezzato rispetto al futuro, sono da anni i tratti fondanti della politica culturale del nostro Comune. E’ quindi, con grande interesse che torniamo oggi ad occuparci di arte contemporanea, “adottando” il 20° appuntamento della Rassegna Il Valore del Segno, dedicato a Enrico Baj, uno dei più interessanti protagonisti dell’arte italiana del Novecento”.

“Grazie alla gentile disponibilità - prosegue il Sindaco - della signora Roberta Cerini Baj e alla particolare competenza di Luciano Caprile, uno dei maggiori conoscitori dell’opera dell’artista, siamo riusciti ad ampliare un appuntamento, che in origine avrebbe dovuto essere riservato ad opere di grafica, proponendo una mostra ricca e originale, pensata e prodotta appositamente per Castiglioncello. Se il percorso espositivo permetterà di seguire il naturale svolgersi di una evoluzione artistica che dalla nascita del Movimento Nucleare conduce coerentemente alle Maschere tribali e ai Totem eseguiti negli ultimi anni del secolo appena trascorso, saranno tutte le opere a offrire suggestioni e risonanze alla nostra coscienza di uomini contemporanei, sia quelle che evocano l’incubo di una esplosione atomica, incubo purtroppo mai sopito, sia quelle che non esitano a comporre in una fertile e talvolta giocosa complessità gli elementi ambigui e narrativi del mito con le emergenze più crude e prosaiche della realtà che oggi ci circonda”.