Nonostante il maltempo che ieri sera ha costretto, per la prima volta, gli organizzatori a “trasferire” la commemorazione dell’eccidio di Vada da Piazza Garibaldi al Centro della Nautica, molte persone hanno preso parte alla serata, voluta dal Comune per ricordare il sessantaseiesimo anniversario di uno degli episodi più drammatici avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale sul nostro territorio, quando un reparto di soldati nazisti in ritirata uccise senza alcun motivo quattro cittadini di Vada, Ruggero Lupichini, Delfo Rofi, Elio Vanni ed Ivo Vanni, costringendo poi la popolazione a sfilare di fronte ai cadaveri barbaramente esposti. Dopo l’esibizione della Filarmonica E. Solvay e della Schola Cantoru, molto applaudita, gli interventi del Sindaco Alessandro Franchi, di Giacomo Luppichini, Presidente della sezione locale dell’Anpi, dell’Assessore Regionale ed ex Sindaco di Rosignano Marittimo Gianfranco Simoncini e del partigiano Vinicio Bernini che, con commozione, ha voluto ricordare insieme ai quattro concittadini di Vada tutti i caduti della Resistenza. Nei tre interventi il medesimo filo conduttore: dalla storia della tragica vicenda di Vada all’importanza della Resistenza, sui cui valori poi è nata la nostra Carta Costituzionale.

“La memoria di ciò che è stato – ha detto Gianfranco Simoncini – ci da ancora oggi un insegnamento importante: quando occorre bisogna esserci. D’altra parte la memoria va fatta vivere, non solo per ricordare la storia, ma per far vivere la storia nel futuro”.