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“20 giugno 1944 – 20 giugno 2010. Commemorazione 66esimo anniversario dell’eccidio di Vada. All’alba del 20 giugno 1944 la barbara ferocia tedesca si abbatteva sull’inerme Paese portando lutto e desolazione. In ricordo di Delfo, Elio, Ivo e Ruggero”. Così recita l’invito per partecipare alla commemorazione che si terrà domenica 20 giugno in Piazza Garibaldi o, in caso di pioggia, come probabile, presso il Centro per la Nautica.
Vada e l’intera comunità rosignanese torneranno così a ricordare e commemorare uno degli episodi più drammatici avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale sul nostro territorio, quando un reparto di soldati nazisti in ritirata uccise senza alcun motivo quattro cittadini di Vada, Ruggero Lupichini, Delfo Rofi, Elio Vanni ed Ivo Vanni, costringendo poi la popolazione a sfilare di fronte ai cadaveri barbaramente esposti. Sarà un’ulteriore occasione per riflettere sul passato e mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato, quale monito per il futuro, in un presente ancora segnato da innumerevoli episodi di guerra e terrorismo in tutto il mondo.
LA VICENDA STORICA. La dinamica dell’eccidio di Vada è piuttosto nota. All’alba del 20 giugno ’44 le SS della sedicesima divisione Reichsfurer entrano nel paese e cominciano un barbaro rastrellamento casa per casa. Uccidono quattro persone, semplici cittadini, senza alcuna motivazione, dopodiché radunano la popolazione nella piazza del paese. Qui i tedeschi hanno un colloquio con Don Vellutini, il parroco di Vada, alla fine del quale non commetteranno altre violenze, se non quella di obbligare la folla a sfilare di fronte ai morti, esposti come esempio e tenuti lì davanti per moltissime ore. Un’azione intimidatoria, forse dovuta al fatto che a Vada era presente ancora una piccola comunità di cittadini non sfollati o forse causata dal fatto che il paese era stato l’unico a non aver subito a fondo i bombardamenti degli alleati. Resta il fatto che la tragedia del 20 giugno avrebbe anche potuto assumere dimensioni molto più ampie se i cittadini di Vada non avessero, nonostante tutto, mantenuto la calma e soprattutto se non ci fosse stato un comportamento esemplare come quello di Don Vellutini, il quale, parlando con i tedeschi, riuscì ad evitare che all’assassinio dei quattro giovani vadesi e alla barbarie dell’esposizione dei loro cadaveri da parte delle SS, si sommasse un sacrificio ancora più grande della popolazione.
IL PROGRAMMA. La commemorazione avrà inizio alle ore 21.00 a Vada in Piazza Garibaldi o, in caso di pioggia, presso il Centro della Nautica con una esibizione della Filarmonica E. Solvay e della Schola Cantorum. A seguire il saluto del Sindaco Alessandro Franchi e di Giacomo Luppichini, Presidente della sezione locale dell’Anpi. La parola poi passerà all’Assessore Regionale ed ex Sindaco di Rosignano Marittimo Gianfranco Simoncini per una riflessione a tutto campo legata appunto al tragico eccidio vadese e alla lunga scia di sangue lasciata sul nostro territorio dalle truppe naziste in ritirata.