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Domani, mercoledì 27 gennaio, saranno trascorsi ormai 65 anni da quel 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oœwiêcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.

E proprio per non dimenticare mai quell’orrore è stata istituita anche nel nostro Paese una ricorrenza con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 del Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Il testo dell'articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

“La nostra Amministrazione Comunale - ha voluto sottolineare il Sindaco Alessandro Franchi – ha deciso quest’anno di ricordare il 27 gennaio, Giorno della Memoria, ed anche il 29 gennaio, anniversario dell’uccisione del giovane antifascista Oberdan Chiesa, organizzando per sabato 30 gennaio un Pellegrinaggio della Memoria nei luoghi del nostro territorio e conferendo la “Medaglia d'onore” alla memoria del Sig. Giuseppe Valvo, concessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ad ex deportati o internati civili e militari nei lager nazisti. Sarà questo un modo per avvicinare tutte le vittime, vicine e lontane, di quella immane tragedia che ha travolto e sconvolto il mondo intero. Nonostante ciò, vorrei invitare anche per la giornata di domani, 27 gennaio, tutte le cittadine ed i cittadini del nostro territorio a rivolgere un pensiero ai milioni di vittime dell’Olocausto. Quei morti ancora oggi, se siamo capaci di ascoltarli, ci parlano: ci raccontano le loro sofferenze, le loro vite martoriate e spezzate da un odio senza precedenti, la loro speranza affinché tutto questo non venga dimenticato e non abbia quindi a ripetersi mai più. Donne, uomini, anziani, bambine e bambini innocenti morti per la barbarie e la follia di un’ideologia insana che vedeva nel diverso un oggetto da rompere e distruggere. Riflettiamo almeno per qualche minuto su ciò che il passato può insegnarci: esiste una sola razza, quella umana, non contano le diversità. Contro l’odio può soltanto la sensibilità e l’accoglienza. Facciamoci anche noi, nella vita di tutti i giorni, promotori di una società che respinge l’odio e va incontro al diverso, anche in memoria di quei milioni di morti nei campi di sterminio senza alcuna ragione”.

Data di revisione/modifica: 26-01-2010
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