Si è conclusa nei giorni scorsi la seconda campagna per la collocazione sui cani del microchip, identificativo del proprietario dell’animale, che, oltre ad essere obbigatorio ai sensi di legge, risulta assai utile in caso di “perdita” del cane. L’iniziativa - ribattezzata proprio “Le settimane del microchip” -  ha raggiunto ottimi risultati, “quasi” bissando i risultati della prima edizione svoltasi a novembre 2008, raggiungendo (complessivamente nelle due edizioni) il numero di circa 500 microchip collocati su animali precedentemente sprovvisti di ogni segnale identificativo.

Ricordiamo che la collocazione di microchip a prezzo pressoché dimezzato rispetto alle abituali tariffe è stata possibile grazie alla collaborazione dell'Ufficio Comune per la Gestione Associata del randagismo (funzionale per i dieci Comuni della Bassa Val di Cecina aderenti al Coordinamento dei Sindaci) con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Livorno, tramite la fattiva partecipazione dei Veterinari della nostra zona.

A questo punto, per avere sempre un maggior numero di cani identificati e quindi per evitare il triste ricovero nel canile in caso di smarrimento, saranno intensificati i controlli da parte degli organi di vigilanza al fine di procedere con sanzione nei confronti dei proprietari dei cani non chippati e/o tatuati.