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Sabato 17 ottobre a Rosignano sarà il “Giotto Bizzarrini Day”. Una giornata interamente dedicata all’Ing. Bizzarrini e alla sua grande carriera nel settore automobilistico, che lo ha portato tra l’altro a lavorare insieme al team Ferrari e alla Lamborghini.

L’evento, organizzato dal Comune di Rosignano, dal Circolo Canottieri Solvay, dall’Associazione “Il garage del tempo Costa degli Etruschi” e dall’Università degli Studi di Firenze, vedrà alcuni avvenimenti distinti: dalle ore 10 in Piazza del Mercato a Rosignano Solvay ci sarà il raduno di auto sportive storiche; dalle ore 11, sempre in Piazza del Mercato, all’interno dell’auditorium è prevista la conferenza dedicata a Giotto Bizzarrini; e, per concludere, alle ore 13, presso il Circolo Canottieri Solvay, il pranzo con esposizione di auto nel piazzale.

Alla conferenza interverranno l’Assessore al Turismo e al Commercio Luca Agostini, il Prof. Massimo Ruffilli dell’Università di Firenze, il Prof. Massimo Grandi dell’Università di Firenze e lo stesso Ing. Giotto Bizzarrini.

Proponiamo di seguito alcuni dei passaggi più salienti della biografia di questo illustre cittadino rosignanese. Nato a Livorno il 6 giugno 1926, dopo aver ottenuto la laurea in ingegneria, insegna all'Università di Pisa, ma la passione per l'auto è talmente forte che nel 1954 lascia la didattica per entrare a far parte dell'ufficio esperienze dell'Alfa Romeo. Per lui l'esperienza con l'azienda milanese sarà breve e tre anni dopo passerà già alla Ferrari. Lavora alla Ferrari Testa Rossa dodici cilindri 3 litri, alla Testa Rossa 500 Mondial 2 litri, alle varie versioni della Ferrari 250 (250 GT SWB, 250 Spider California, 250 GTO). È in questi anni che nasce il sodalizio tecnico tra Bizzarrini e l'Ing. Carlo Chiti. Una amicizia tra toscani, che nel 1961 porterà entrambi a lasciare la Ferrari per fondare con il conte Volpi di Misurata una nuova azienda, la ATS. L'Automobili Turismo e Sport SpA ha però vita breve perché mentre Chiti si occupa di una monoposto di Formula Uno, Bizzarrini in quello stesso anno preferisce dar vita, a Livorno ad una società battezzata Autostar con lo scopo di progettare nuovi motori. Tra i primi committenti Ferruccio Lamborghini su ordine del quale nasce un motore di gran successo, un dodici cilindri di 3,5 litri che, ceduto alla Lamborghini, viene installato sulla Lamborghini 350 GTV. Sempre in questi anni la vita di Bizzarrini si incrocia con quella di un altro produttore di auto dell'epoca, Renzo Rivolta, titolare della Iso Rivolta di Bresso (Mi), un’azienda che produce frigoriferi, motociclette e microvetture (la famosa Isetta), ma che vorrebbe iniziare a produrre automobili sportive. A questo punto Rivolta, con progetto a cura di Bizzarrini, disegno di Bertone e carrozzeria realizzata dalla Sports Car di Modena, presenta al Salone di Torino del 1963 una vettura che si chiama Iso Grifo con un potente motore 8V Chevrolet capace di erogare 400 cv di potenza massima. Oggi l’ing. Giotto Bizzarrini è più attivo nel campo delle consulenze.

Data di revisione/modifica: 13-10-2009
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